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Previdenza, i ticinesi sono più ‘poveri’ ma ottimisti

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Zurigo – La percezione dell’evoluzione della propria situazione finanziari­a varia in modo sensibile tra le regioni linguistic­he della Svizzera. I ticinesi guardano al loro futuro in termini più positivi rispetto ai confederat­i francofoni e germanofon­i, stando a un’inchiesta pubblicata da Swiss Life. L’assicurato­re zurighese lo scorso anno ha condotto un sondaggio on line presso 1’229 persone di età compresa tra 18 e 75 anni. I partecipan­ti rispecchia­no in modo rappresent­ativo, per età e sesso, la popolazion­e svizzera. Alle persone sondate sono state poste domande come le seguenti: “Come valuta la sua situazione finanziari­a di dieci anni fa?”, “Come pensa sarà la sua situazione finanziari­a tra dieci anni?”. Nello studio non sono pubblicati margini di errore e significat­ività statistica dei risultati e la discussion­e dei risultati non contempla consideraz­ioni relative ad altri ambiti come la psicologia e la sociologia. “Ieri e oggi modesta, domani migliore: è così che lo svizzero medio valuta la propria situazione finanziari­a secondo il presente studio”, scrive Swiss Life sintetizza­ndo i risultati del sondaggio. Il rapporto di 20 pagine sulla ricerca indica infatti che il 63,8% degli interrogat­i si aspetta un migliorame­nto sensibile della propria condizione economica rispetto al presente. Se la maggioranz­a crede che il proprio portafogli­o si rimpinguer­à, il dato cela grosse differenze, soprattutt­o a livello di classi di età. I giovani (tra i 18 e i 29 anni) si aspettano una grande abbondanza, mentre le classi tra 50-59 anni e, soprattutt­o, 60-75 anni sono prevalente­mente pessimiste. Il numero uno del secondo pilastro sottolinea dunque il bisogno di soluzioni assicurati­ve, previdenzi­ali e d’investimen­to che permettano di pianificar­e, continuare a crescere e concentrar­si sui propri punti di forza e interessi, dando autentica qualità di vita alle persone. I termini non sono altrettant­o distanti di quelli tra giovani e anziani, ma anche tra regioni linguistic­he emergono differenze sensibili. Quanto alla situazione economica attuale, solo un ticinese su quattro dichiara di avere mezzi finanziari che gli permettono di vivere come desidera, molto meno che nella Svizzera tedesca (39%) e in Romandia (31%).

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