‘Nessun rischio se si sta dietro la riga bianca’
«Prestando la dovuta attenzione sul marciapiede si è sicuri», ribadisce il portavoce delle Ffs Patrick Walser quando lo interpelliamo sul rischio che un vagone in transito a velocità sostenuta (eccessivi 80 km/h?) possa ‘risucchiare’ e travolgere un passeggero troppo vicino ai binari. «C’è una normativa a cui attenersi, e si tratta dei segnali visivi e tattili, ovvero il cartello “Vietato attraversare i binari” e la linea bianca sul bordo del marciapiede, la quale non deve mai essere oltrepassata. Così facendo il rischio di ‘risucchio’ è azzerato». C’è chi suggerisce la posa di barriere: ipotesi praticabile? «In questo modo i treni dovrebbero tutti avere la stessa lunghezza, il che risulta impossibile nel sistema svizzero misto caratterizzato da treni di lunghezze, altezze e composizioni diverse». Tuttavia in alcuni Paesi sembrano avere successo. Le Ffs – replica Walser – puntano molto sulla prevenzione e sulla sicurezza: «La campagna lanciata insieme all’Ufficio federale dei trasporti lo scorso venerdì lo dimostra. Vi si evidenzia come la maggior parte degli incidenti avvengano per disattenzione; in particolare per non aver prestato attenzione alla linea bianca o per aver attraversato i binari». Non da ultimo, rammenta Walser, le Ferrovie hanno lanciato e messo in atto diverse campagne di sensibilizzazione nel corso degli ultimi anni, proprio per evitare che simili incidenti si verifichino: «Una di queste, molto apprezzata dai giovani, è il Treno-Scuola Ffs». Ma non solo, vi sono anche i collaboratori di RailFair, «i cosiddetti padrini e madrine della stazione: all’insegna del motto sorvegliare invece di far finta di niente, si adoperano per garantire un clima accogliente in stazione. Dall’esperienza maturata fino ad oggi, la sola presenza di persone ben riconoscibili dalla popolazione, perché dotate di abbigliamento specifico, è nella maggior parte dei casi sufficiente ad accrescere la sensazione di sicurezza soggettiva della clientela». I volontari pattugliano in coppia e a turni l’area della stazione «e richiamano, quando necessario, l’attenzione delle persone che assumono comportamenti sconvenienti, sensibilizzandole ad adottare un atteggiamento responsabile». MA.MO.