Biasca, due borseggiatori agli arresti
Rubavano portafogli e tentavano di prelevare con le carte di credito sottratte. Sono stati arrestati venerdì a Biasca due cittadini ungheresi, uno residente a Rovigo e l’altro in Ungheria, che tra l’aprile del 2017 e il febbraio del 2018 si sono resi autori, stando alla polizia, di “almeno cinque borseggi” in ristoranti e bar del cantone. In tre casi – precisa la nota – dopo aver sottratto il borsello hanno tentato di eseguire prelievi abusivi di denaro dai bancomat. I due uomini, ricercati da tempo, hanno insospettito gli agenti di una pattuglia della Cantonale ad Arbedo. Sono stati fermati a Biasca a bordo di un’auto con targhe italiane. Le ipotesi di reato sono di ripetuto furto in banda e per mestiere, nonché ripetuto abuso di impianto per l’elaborazione di dati. L’inchiesta è coordinata dalla pp Valentina Tuoni. La Polizia cantonale coglie l’occasione per evidenziare che i furti con destrezza avvengono prevalentemente in luoghi affollati e anonimi: mezzi pubblici e stazioni, centri commerciali (scale mobili) o ristoranti, come anche in occasione di concerti o manifestazioni sportive. Spesso gli autori si mettono vicini alle persone che intendono derubare; mentre danno uno spintone, sfilano il borsello; talvolta questi ladri distraggono la loro vittima coinvolgendola in una conversazione mentre si trova ad un bancomat. In altri casi, in bar e ristoranti, sfilano i portafogli dalle giacche lasciate sulla sedia o dalle borsette lasciate incustodite. La polizia consiglia di portare poco contante e oggetti di valore con sé; di non lasciare mai incustodite borse; di riporre i propri oggetti di valore nelle tasche interne delle giacche, tenere borse e zaini stretti e a vista.