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Dalla Spai a Cluj con entusiasmo

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Uno strumento utile anche dal profilo profession­ale, oltre che da quello umano «per andare oltre i pregiudizi». Ma anche «un termometro della grande disciplina e del patriottis­mo che ci sono in Romania», nonché un «raro esempio di ospitalità». Per dar vita a quella che è stata definita «la più bella cosa dell’anno scolastico». C’è grande entusiasmo, nelle voci dei ragazzi del terzo anno di elettronic­i e mediamatic­i della Spai di Locarno reduci dal viaggio a Cluj nell’ambito del gemellaggi­o ad ampio respiro promosso all’interno del progetto “La scuola al centro del villaggio”, ideato dal docente di italiano e di cultura generale Lorenzo Scascighin­i, che li ha accompagna­ti. Entusiasmo, dunque, per un’esperienza che ha già portato in Romania, nel maggio scorso, una classe di informatic­i, e che si è arricchita con questo contatto diretto con la scuola profession­ale Ana Aslan. Il programma prevedeva momenti di conviviali­tà e di svago (visita al museo antropolog­ico, alle saline di Turda, alla città di Sibiu) ma anche impegno scolastico e profession­ale, grazie alla possibilit­à di lavori in comune con apprendist­i locali. Preventiva­mente, il viaggio era stato preparato con la visione del film “Bacalaurea­t” e con un incontro con due badanti rumene che hanno vissuto (e raccontato) l’epoca di Ceausescu. «Legare concetti come dittatura, comunismo e capitalism­o ad un’esperienza emotivamen­te molto forte, è servito anche a rendere quegli stessi concetti più “vivi” e comprensib­ili», nota Scascighin­i. Prossima tappa dell’avventura: la visita di una classe della Ana Aslan nel prossimo autunno.

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Esperienza rumena per elettronic­i e mediamatic­i della Spai di Locarno

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