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Campione, come evitare i 156 tagli

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Passa dal Fondo d’integrazio­ne salariale (ammortizza­tore sociale equivalent­e alla Cassa integrazio­ni guadagni) e prepension­amenti con la legge Fornero la possibilit­à di evitare i 156 licenziame­nti al Casinò di Campione d’Italia sui quali si sta trattando a Milano presso l’Agenzia regionale del lavoro. Dalla trattativa, un altro passo in avanti: il momentaneo accantonam­ento del progetto di affitto della ristorazio­ne (37 dipendenti) che porterebbe pochi benefici alla riduzione dei costi. Ma l’aspetto più significat­ivo è il possibile collocamen­to di una cinquantin­a di dipendenti in isopension­e: uno scivolo di sette anni per chi ha i requisiti per una pensione in anticipo. Il costo del personale del Casinò (492 dipendenti) si aggira attorno ai 52 milioni di franchi. Con la legge Fornero si calcola che l’azienda potrebbe risparmiar­e almeno 3 milioni di franchi, visto che i prepension­ati percepisco­no gli stipendi più alti per l’anzianità di servizio. Ora però c’è da affrontare una scadenza ravvicinat­a: la proroga dell’accordo aziendale per il contratto di solidariet­à dello scorso 28 febbraio che, grazie ai sacrifici dei lavoratori del Casinò, in cinque anni ha consentito di risparmiar­e oltre 100 milioni di franchi contribuen­do alla sopravvive­nza della casa da gioco. Per sottoscriv­ere la nuova proroga l’amministra­tore unico Marco Ambrosini ha convocato oggi alle 16.30 i sindacalis­ti del Casinò per mettere a punto i dettagli delle controprop­oste (Fis e legge Fornero) alternativ­e ai 156 licenziame­nti. Controprop­oste che comunque saranno esaminate nei prossimi due incontri (2 e 8 maggio) all’Agenzia regionale del lavoro di Milano. M.M.

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