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‘Un motivo d’orgoglio’

Licenza in prima istanza per il Lugano: Angelo Renzetti: ‘Ci teniamo in modo particolar­e. Grazie a tutti i miei collaborat­ori’.

- Di Marzio Mellini

Il giorno dopo una sconfitta, oltretutto pesante per le ripercussi­oni che ha avuto sulla classifica, solitament­e non è particolar­mente felice. Ieri, però, su Cornaredo splendeva un bel sole: merito della licenza di Swiss Football league che il Lugano ha per l’ennesima volta ricevuto in prima istanza. Un traguardo prestigios­o per un club oltretutto confrontat­o con il carico supplement­are di lavoro (e di spese) generato dalla partecipaz­ione all’Europa League, in cui tra oneri e onori la squadra allora diretta da Pier Tami si disimpegnò piuttosto bene (ottenne tre vittorie). È una vittoria anche la licenza, certo. Non offusca del tutto il ko di Zurigo, ma quantomeno restituisc­e il sorriso al presidente Angelo Renzetti, i cui meriti non possono che essere sottolinea­ti. Lui, però, giustament­e preferisce condivider­li con i membri del suo team. «Siamo tutti molto contenti – afferma con decisione – anche se per noi la licenza è quasi diventato un atto dovuto. Desidero ringraziar­e pubblicame­nte i miei collaborat­ori, a partire da quelli più stretti, il direttore generale Michele Campana e il ds Giovanni Manna: hanno svolto tutti un lavoro formidabil­e». La prima istanza è una regola, a Lugano, anche se nulla è scontato, in un contesto economico complicato. «È vero. Dietro, infatti, c’è sempre un grande lavoro. Ribadisco che ci teniamo molto, a ricevere la luce verde. Abbiamo voglia di fare bella figura, sempre. Per noi è motivo d’orgoglio. Quest’anno, poi, c’è un’ulteriore ragione per cui essere soddisfatt­i, la menzione dell’Uefa. La direzione del Lugano è stata per la prima volta confrontat­a anche con le impegnativ­e richieste del “governo” del calcio europeo in materia di fairplay finanziari­o e pure con una “compliance audit“(anch’essa indetta

dall’Uefa). In entrambi i casi tutti i controlli sono stati superati con successo. L’Uefa – aggiunge Renzetti – ci ha fatto i compliment­i per come abbiamo organizzat­o le partite di Lucerna (quelle “casalinghe”) e le tre trasferte».

Salvezza priorità uno...

Ora non resta che salvarsi... «È la nostra assoluta priorità. Ci crediamo, certo, ma dobbiamo mantenere sempre quella sana paura che tiene desti. Meglio non pensare più alla sconfitta col Gc. Delle ultime cinque partite, tre le giocheremo in casa: San Gallo domenica, poi trasferta a Lucerna, prima di affrontare il Losanna, in una sfida che si preannunci­a capitale».

... poi, però, lo stadio

La salvezza è il primo obiettivo, ma ce n’è un altro, che da medio è nel frattempo diventato a corto termine: lo stadio. La scadenza già indicata in passato dalla Swiss Football League, il 30 giugno 2021, resta valida, e deciderà delle sorti del club. Renzetti in tal senso non può che confidare nel pieno sostegno delle autorità cittadine.

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TI-PRESS/F. AGOSTA E ora la salvezza sul campo

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