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‘Nuovo stadio? Una spada di Damocle’

- Di Cristina Ferrari

Postilla, per usare un eufemismo, non da poco quella evidenziat­a dalla Lega nel concedere all’Fc Lugano la licenza. Resta, infatti, indispensa­bile un nuovo stadio. La scadenza, già indicata in passato, e che resta valida, è quella del 30 giugno 2021. Poco più di tre anni che in ‘politiches­e’, considerat­i i lunghi iter richiesti dalla burocrazia, è tradotto in... domani! Utopia? «Confermano la deroga dei cinque anni e noi questa pressione l’avvertiamo – non ci nasconde qualche preoccupaz­ione il capodicast­ero Sport di Lugano, Roberto Badaracco –. Noi lo abbiamo già detto e chiarament­e lo hanno capito tutti che non è possibile avere lo stadio finito, ovvero fatto e funzionant­e, entro il 2021. È da alcuni anni che mandiamo alla Swiss Football League tutta la documentaz­ione di supporto per avvalorare i vari passi che stiamo facendo, per esempio il messaggio al Consiglio comunale, i cambiament­i del Piano regolatore, il Piano di quartiere, come faremo quest’estate con il concorso degli investitor­i. Passi che sottolinea­no la volontà della Città di andare avanti. E ciò è fondamenta­le. Credo che il 2021 sia dunque la data nella quale arriviamo almeno all’inizio del cantiere». Punto fermo, quindi, la concretizz­azione dell’iter realizzati­vo in corso: «Se la Lega dovesse vedere l’avvio dei lavori non credo sia un problema, anche perché c’è l’idea di far continuare a giocare a Lugano anche durante il cantiere per il nuovo stadio. È chiaro che questa è una spada di Damocle. Non possiamo permetterc­i di perdere tempo o fare passi falsi. Se tutto viene spostato diventa un problema...».

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Il capodicast­ero Badaracco

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