‘Nuovo stadio? Una spada di Damocle’
Postilla, per usare un eufemismo, non da poco quella evidenziata dalla Lega nel concedere all’Fc Lugano la licenza. Resta, infatti, indispensabile un nuovo stadio. La scadenza, già indicata in passato, e che resta valida, è quella del 30 giugno 2021. Poco più di tre anni che in ‘politichese’, considerati i lunghi iter richiesti dalla burocrazia, è tradotto in... domani! Utopia? «Confermano la deroga dei cinque anni e noi questa pressione l’avvertiamo – non ci nasconde qualche preoccupazione il capodicastero Sport di Lugano, Roberto Badaracco –. Noi lo abbiamo già detto e chiaramente lo hanno capito tutti che non è possibile avere lo stadio finito, ovvero fatto e funzionante, entro il 2021. È da alcuni anni che mandiamo alla Swiss Football League tutta la documentazione di supporto per avvalorare i vari passi che stiamo facendo, per esempio il messaggio al Consiglio comunale, i cambiamenti del Piano regolatore, il Piano di quartiere, come faremo quest’estate con il concorso degli investitori. Passi che sottolineano la volontà della Città di andare avanti. E ciò è fondamentale. Credo che il 2021 sia dunque la data nella quale arriviamo almeno all’inizio del cantiere». Punto fermo, quindi, la concretizzazione dell’iter realizzativo in corso: «Se la Lega dovesse vedere l’avvio dei lavori non credo sia un problema, anche perché c’è l’idea di far continuare a giocare a Lugano anche durante il cantiere per il nuovo stadio. È chiaro che questa è una spada di Damocle. Non possiamo permetterci di perdere tempo o fare passi falsi. Se tutto viene spostato diventa un problema...».