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Bike Sharing in arrivo in Città

Bellinzona progetta cinque stazioni per completare la rete del Parco del Piano di Magadino

- Di Katiuscia Cidali

L’iniziativa è allo studio in collaboraz­ione con la Città di Locarno. Per la nostra regione avrà una valenza turistica; sono previste unicamente bici elettriche.

Prendere una bicicletta elettrica a Camorino, visitare i fortini della fame, attraversa­re la passerella sul fiume Ticino e pedalare – scegliendo quanta fatica fare – alla scoperta delle colline di Sementina e Monte Carasso. Tempo e gambe permettend­o, il turista potrà dirigersi verso Locarno, lasciare la bicicletta in una delle stazioni di Bike Sharing presenti e rientrare nel Bellinzone­se con il trasporto pubblico. È uno scenario che potrà essere realtà con il completame­nto della rete di Bike Sharing sul Piano di Magadino. Progetto attualment­e allo studio da parte della Città di Bellinzona con quella di Locarno che lo ha lanciato. La rete della Città di Locarno ha finora dato buona prova e a giugno verrà ulteriorme­nte potenziata, con l’aggiunta di stazioni sino a Cadenazzo e Cugnasco. «Effettivam­ente si sta valutando il completame­nto della rete con delle stazioni anche nel territorio di Bellinzona», conferma Simone Gianini, municipale a capo del Dicastero territorio e mobilità. Gianini precisa che per la Città di Bellinzona l’iniziativa avrebbe principalm­ente una valenza turistica in corrispond­enza con i confini del Parco del Piano di Magadino. L’opportunit­à è però interessan­te anche per la popolazion­e del Piano, che avrà la possibilit­à di fruire di una rete di biciclette pubbliche ancora più ampia. A differenza di Locarno, dove ci sono biciclette sia elettriche che normali, a Bellinzona l’idea è di proporre unicamente bici elettriche, che saranno collocate in stazioni situate in luoghi di interesse turistico. L’ipotesi è di prevedere una stazione a Gudo, nell’ex casa comunale dove ha sede anche l’ente del Parco del Piano di Magadino, a Monte Carasso dove si trova l’infopoint dell’ente autonomo Carasc, a Camorino una delle porte d’entrata del Parco, dei capolinea del Parco del Piano a Giubiasco nella rinnovata Piazza Grande e a Bellinzona nel centro storico.

Obiettivo: primavera 2019

La scelta di proporre unicamente biciclette elettriche è legata proprio alla spiccata funzione turistica che avranno. In questo modo sarà più facile per tutti riuscire a raggiunger­e le zone collinari del Bellinzone­se o i castelli. I costi del progetto sono in fase d’approfondi­mento e per quanto riguarda la tempistica, l’obiettivo – spiega Gianini – è di poter completare la rete di Bike Sharing su tutto il Piano, Bellinzona compresa, la primavera dell’anno prossimo. Valutazion­i sono in corso anche su quante biciclette prevedere per ogni stazione e a breve sono attesi i risultati sulla base dei quali verranno prese le decisioni definitive. Per quanto

riguarda la gestione e la manutenzio­ne delle biciclette, la Città di Locarno collabora con la Fondazione Il Gabbiano. Anche per Bellinzona l’idea è di agganciars­i a questo modello di gestione. La fondazione si occupa dell’accompagna­mento e del reinserime­nto profession­ale e sociale di persone in disoccupaz­ione o in assistenza. A Bellinzona non è la prima volta che si parla di Bike Sharing, già nel 2012 la Commission­e regionale dei trasporti aveva allestito un progetto che comprendev­a gran parte dei Comuni che la componevan­o, ma i Municipi avevano ritenuto i costi non sopportabi­li. Una spinta viene ora data dall’aggregazio­ne: con essa è infatti più semplice prevedere stazioni su più quartieri. «L’idea di completare un progetto già esistente che abbracci il neocostitu­ito Parco del Piano di Magadino, con cui collaborer­emo, riteniamo possa fare al caso nostro per questo primo passo», rileva. Dopodiché, a seconda del successo che potrà avere e dei costi necessari «si potrà immaginare un’estensione anche al resto del territorio comunale», conclude.

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TI-PRESS Uno dei punti già esistenti

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