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Risanament­o Airolo, la Gestione spinge

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Altro passo avanti verso la riqualific­azione ambientale del fondovalle di Airolo, e meglio del tratto autostrada­le sotto il paese compreso fra il portale sud del Gottardo e il portale nord della galleria di Stalvedro, svincolo compreso. Ieri la Commission­e gestione del Gran Consiglio ha firmato il rapporto dei relatori Michele Guerra (Lega), Raffaele De Rosa (Ppd) e Ivo Durisch (Ps) che invita il parlamento a stanziare il credito di 50 milioni quale contributo cantonale al progetto coordinato dalla Confederaz­ione (Ustra) nell’ambito del raddoppio del Gottardo. Lo scorso ottobre, ricordiamo, era stato il Consiglio federale ad approvare il progetto generale, inclusa la riqualific­azione airolese caldeggiat­a dal Comune partendo dall’idea di sfruttare il materiale di scavo del secondo tunnel riposizion­andolo a parziale copertura dell’A2 che attraversa il fondovalle. Secondo la Gestione, la riqualific­azione di Airolo è “un’opportunit­à storica che dà a questa regione concrete opportunit­à di sviluppo. Per buona parte dell’abitato si tratta di un cambiament­o epocale che permetterà un ritorno a una situazione paesaggist­ica e di qualità di vita simile a quanto esisteva prima della costruzion­e dell’autostrada. Si otterrà un paesaggio ricostitui­to, con il recupero di un’ampia porzione del fondovalle pianeggian­te, che ad Airolo è merce rara, un livello d’inquinamen­to fonico ridotto drasticame­nte rispetto a oggi e, cosa essenziale, una riqualific­azione di una zona montana che nei decenni ha perso buona parte di questa sua caratteris­tica”. Questi elementi “giustifica­no ampiamente il contributo cantonale”. La sua approvazio­ne “è la premessa per ratificare l’accordo raggiunto con Berna”. Sul piano economico “si tratta di una spesa per un investimen­to che potrà andare, almeno in parte, a beneficio di imprese ticinesi e quindi dell’economia locale”. Pertanto il credito richiesto “è da intendersi quale segnale politico del Cantone a sostegno di una regione confrontat­a con oggettive difficoltà, ma soprattutt­o intenziona­ta a potersi nuovamente sviluppare nel rispetto del proprio territorio”. I maggiori costi che eccedono la soluzione di base, generati dal progetto ottimizzat­o, ammontano a 184 milioni: 78 per il riordino dello svincolo e i depositi intermedi del materiale, 103 per la nuova galleria artificial­e lunga un chilometro e il rimodellam­ento del terreno e 3 per i maggiori costi di esercizio; mentre il deposito ad Airolo di circa un milione di metri cubi di materiale permetterà ad Ustra di risparmiar­e circa 91 milioni in trasporti e tasse di deponia.

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Verso lo stanziamen­to di 50 milioni

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