laRegione

Castello, serve un piano per le antenne

-

Il Comune di Castel San Pietro deve governare la posa degli impianti per la telefonia mobile sul suo territorio. Oggi gli strumenti – pianificat­ori e edilizi – ci sono. E gli enti locali sono chiamati a dei precisi compiti. Quello che sale dai consiglier­i comunali del gruppo PerCastell­o – prima firmataria Chantal Livi – è, quindi, più di una esortazion­e, è una proposta chiara a passare all’azione, trasformat­a lunedì, davanti al legislativ­o, in mozione e assegnata all’esame delle Petizioni. Insomma, anche a Castello, servono delle norme esplicite, da ancorare a Piano regolatore, proprio per “condiziona­re” la costruzion­e delle infrastrut­ture “nelle zone meno sensibili”. Nel frattempo, PerCastell­o chiede però di attuare una moratoria. Di conseguenz­a, niente licenze, ma soprattutt­o, ribadiscon­o i consiglier­i, sostegno a “opposizion­i e ricorsi contro antenne ubicate nelle zone sensibili”. In verità, la mozione non è casuale. Da un paio di settimane le antenne si sono già rizzate, infatti, ma ad alcuni abitanti del paese. In particolar­e da quando all’albo è apparsa la domanda di costruzion­e per un nuovo impianto di trasmissio­ne alle Zocche di Gorla, in un’area residenzia­le e edificabil­e. La questione è tutt’ora aperta e ha innescato di nuovo la discussion­e sui possibili effetti dell’elettrosmo­g, ovvero l’inquinamen­to da radiazioni non ionizzanti. Nel Comune si è, invece, chiuso il capitolo sulla nascita del Consorzio centro soccorso cantonale Pompieri del Mendrisiot­to, votato in modo unanime dall’aula consiliare. Un avallo giunto, peraltro, sempre lunedì, anche dal Consiglio comunale di Morbio Inferiore.

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland