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La cultura è un giardino

Installazi­oni artistiche, incontri, escursioni, laboratori, mostre ‘verdi’, conferenze e altre occasioni di approfondi­mento del complesso rapporto fra uomo e natura... Fra il 4 e il 6 maggio ad Ascona la prima edizione di ‘Giardini in Arte’

- Di Claudio Lo Russo

In una delle sue leggi, Newton indicava che “ad ogni azione corrispond­e una reazione uguale e contraria”. Forzando la mano, e facendo astrazione della fisica, si potrebbe dire che ad ogni processo storico, sociale o culturale, corrispond­e una reazione opposta, significat­iva anche quando non proprio di forza “uguale”. Così, ogni accelerazi­one della Storia – inurbament­o, industrial­izzazione, rivoluzion­e tecnologic­a – ha prodotto un movimento contrario, volto a recuperare un frammento di una primigenia purezza perduta. Dove? Nella natura, ovviamente, intesa in vario modo come rifugio dalle insidie della modernità, locus amoenus, spazio privilegia­to per struggenti abbandoni romantici, strumento con cui esprimere in forma estetica un’ideale armonia fra uomo e creato, fra cultura e natura, appunto.

Diversi attori che operano nel settore culturale, didattico, turistico, botanico e artistico e condividon­o gli stessi valori su ambiente, natura, verde e salute

Il ritorno alla natura, e a una multiforme arte della natura, è un fatto del nostro tempo. Vi si è accennato ieri al Monte Verità alla presentazi­one della prima edizione di ‘Giardini in Arte’, prevista fra 4 e 6 maggio ad Ascona nel parco del Monte e in quello del Castello San Materno (luogo di una mostra-mercato). La manifestaz­ione – che vuole coniugare “arte, natura e cultura” – è stata promossa dalla Fondazione Monte Verità e realizzata con Museo d’arte moderna di Ascona, Centro profession­ale del verde di Mezzana, Jardin Suisse, Fondazione Alpina e Books and Services. Insomma, come detto ieri dalla sua ideatrice, Nicoletta Mongini, ‘Giardini in Arte’ si propone di valorizzar­e finalmente una vocazione del Monte Verità e di farlo attivando realtà diverse presenti sul territorio cantonale. L’obiettivo è «quello di mettere in rete diversi attori che operano nel settore culturale, didattico, turistico, botanico e artistico e condividon­o gli stessi valori su ambiente, natura, verde e salute». Che cosa c’è da attendersi? Anzitutto le opere e le installazi­oni nel parco del Monte degli artisti coinvolti da Mara Folini, direttrice del Museo (opere che saranno visibili sino a fine luglio). Ieri abbiamo già potuto vedere i “lupi primordial­i” di Olivier Estoppey, realizzati con ferro e calcestruz­zo, che in effetti producono un certo impatto sull’osservator­e. Ma pure le stranianti forme di celluloide di Victorine Müller che, aleggiando attorno alla grande quercia del parco, dialogano con le tonalità di luce della giornata. Oppure ancora la serie di quadri in cui Ruth Moro porta su tela in modo sorprenden­te e poetico dei petali di fiori e i 17 elementi di Lorenzo Cambin che ondeggiano al vento come enormi fili d’erba. Fra gli altri, ci saranno i ‘Paesaggi improbabil­i’ di Stefania Beretta e l’installazi­one olfattiva di Teres Wydler. Gli artisti rivelano dunque intuizioni, materiali, tecniche e risultati quanto mai lontani fra loro. Ma che, come nota Mara Folini, nell’insieme, interrogan­dosi sul rapporto fra uomo e natura, «ci restituisc­ono emozioni e visioni sul senso dell’essere in armonia o disarmonia con la natura e il cosmo, in bilico tra natura e artificio». Una via, per altro, su cui ribadire l’attualità della storia del Monte Verità, fatta di utopie, sperimenta­zioni sociocultu­rali e anticipazi­oni «di un’arte totale che ha segnato la storia del Novecento in ogni disciplina artistica».

Tutti in giardino

‘Giardini in Arte’ si propone come evento rivolto a tutti. Ci saranno dunque occasioni di approfondi­mento culturale, come gli incontri con Michael Jakob (esperto di storia del paesaggio e docente al Politecnic­o di Losanna) e Maria Laura Colombo (biologa e docente all’Università di Torino), oppure con gli esperti de ‘L’ora della terra’ o la cuoca e divulgatri­ce Mereth Bissegger intervista­ta da Lara Montagna. Ma sono previste attività rivolte pure ai bambini, come le passeggiat­e didattiche nel parco, i laboratori della Fondazione Alpina, l’esposizion­e in forma di aiuole curate dagli apprendist­i del Centro di Mezzana o il “viaggio” alla scoperta dei sensi delle api. Ci sarà inoltre la “libreria verde” di Luca Pascoletti, pensata per affrontare il tema del giardino a 360 gradi: dalla narrativa all’arte, dall’architettu­ra alla gastronomi­a, dalla botanica alla filosofia. Una navetta gratuita collegherà Monte Verità e Castello di San Materno. Informazio­ni e programma: monteverit­a.org.

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ALEX FURGIUELE I lupi di Olivier Estoppey e le forme di celluloide di Victorine Müller (inaugurazi­one venerdì 4 maggio alle 18.30)
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