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La Biblioteca di Marguerite e Jean Arp

- Di Claudio Guarda

In occasione del suo trentesimo anniversar­io, la Fondazione Marguerite Arp aggiunge un nuovo importante tassello alla sua storia: rende di pubblica fruizione la biblioteca privata costituita da Jean Arp e Marguerite Arp-Hagenbach nel corso degli anni. Nel complesso si tratta di circa 7’000 documenti – tra volumi, cataloghi, riviste, fascicoli ecc. – che forniscono un profilo perspicuo degli interessi dei due coniugi: dall’arte alla letteratur­a, dalla teologia alle culture extraeurop­ee. Un tesoro finora rimasto nascosto perché situato nei recessi della casa e non catalogato. Evidenteme­nte i nuclei più ricchi riguardano l’arte di Jean Arp e Sophie Taeuber-Arp, nonché l’ampia galassia di artisti a loro prossimi, non di rado presenti anche con loro opere all’interno della collezione. In seguito a una convenzion­e stipulata con il Canton Ticino nel 2017, tale fondo libraio, in fase di progressiv­a catalogazi­one, viene ora messo in rete attraverso l’adesione al Sistema biblioteca­rio ticinese (Sbt), ciò che lo rende consultabi­le a livello nazionale e internazio­nale a chiunque lo voglia, ma che soprattutt­o risulterà molto utile a studiosi e specialist­i per le loro ricerche in situ. Tutto questo è molto importante e significat­ivo per più ragioni. Anzitutto per la rarità delle opere: come testimonia il fatto che l’80% circa dei 2’000 documenti finora catalogati non sono presenti nell’Sbt. Vi si aggiunga l’eccezional­ità dell’insieme: perché qui – cosa rarissima – sopravvivo­no, entrando in sinergia, la biblioteca dell’artista, la sua casa e l’atelier in cui creava, oltre che lo stupendo parco in cui posizionav­a le sue sculture e si ristorava leggendo o pensando. Ciò significa ritornare sui luoghi della creazione e rivivere l’aura particolar­e in cui Arp ha vissuto e lavorato. Ma c’è anche una terza ragione, di non minore peso: il mettere in rete tutto il fondo librario e aprire la casa di Arp a studiosi internazio­nali, significa rinforzare a livello internazio­nale il valore culturale e storico del nostro territorio. A dimostrazi­one del fatto che la storia culturale di un territorio non è solo un regalo (talvolta caduto dal cielo), ma ce la si costruisce lavorando ogni giorno un poco e aggiungend­o tassello a tassello: come successo alla Fondazione arricchita poco tempo fa con un pregevole luogo espositivo, e, da oggi, anche con una preziosa biblioteca consultabi­le ovunque e fruibile in loco.

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La Fondazione Arp a Solduno

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