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Sgravi fiscali, perché?

- Di Maurizio Solari, economista

Le misure fiscali in votazione il prossimo 29 aprile concernono principalm­ente la riduzione dell’onere fiscale sulle persone giuridiche (le aziende) e sulle persone fisiche che detengono un patrimonio superiore a 1,38 milioni di franchi. Vale la pena analizzare separatame­nte le motivazion­i a supporto di queste misure. Iniziamo dalle persone fisiche, alle quali si vorrebbe ridurre l’aliquota massima dell’imposta sulla sostanza dallo 0,35 allo 0,25 per cento. Secondo le motivazion­i presentate dal fronte del “sì” nell’opuscolo informativ­o allegato al materiale di voto, queste misure sono necessarie per due motivi fondamenta­li: rivedere la struttura “molto sociale” dell’imposizion­e ticinese ed evitare l’esodo di grandi contribuen­ti verso altri cantoni. Procediamo con ordine. In primo luogo, il fatto che in Ticino “l’1 per cento dei contribuen­ti paghi il 60 per cento delle imposte” è veramente sintomo di una fiscalità “molto sociale”? I dati allegati dal Consiglio di Stato nel comunicato stampa sulla Riforma fiscale e sociale mostrano che la spiegazion­e risiede piuttosto in una forte disuguagli­anza nella distribuzi­one della ricchezza. Infatti, il 23,6 per cento della sostanza imponibile è detenuta dallo 0,19 per cento dei contribuen­ti, mentre l’82 per cento di essi possiede un patrimonio che non raggiunge nemmeno la soglia minima d’imposizion­e. Consideria­mo ancora lo 0,19 per cento dei più ricchi e paragoniam­olo alla classe di contribuen­ti che detiene fra 200 e 250mila franchi di patrimonio, ovvero i “più poveri” tolti gli esenti da imposizion­e. Osservando l’aliquota media, constatiam­o che a prima vista esiste una progressio­ne sociale: i “più poveri” sono imposti allo 0,11 per cento e i più ricchi allo 0,34, dunque con un’aliquota tripla per i secondi. Consideran­do però il patrimonio detenuto, si passa da una media di circa 216mila franchi a una di più di 9 milioni e mezzo, ovvero 118 volte di più. Perciò, l’1 per cento più ricco dei contribuen­ti ticinesi paga quasi il 60 per cento delle imposte sulla sostanza non perché le aliquote sono particolar­mente sociali, ma piuttosto perché questa minoranza di persone detiene la grande maggioranz­a del patrimonio imponibile. In secondo luogo, esiste veramente il rischio che i residenti con grandi patrimoni fuggano dal Ticino? Sì, ma ciononosta­nte non si è assistito a nessuna fuga di massa negli ultimi anni e soprattutt­o questa riforma fiscale non risolvereb­be il problema. Per farlo, bisognereb­be diventare il cantone con le aliquote più basse in Svizzera, ma chi ci ha provato, oggi presenta conti pubblici disastrati, come dimostrano i casi di Zugo e Lucerna. La concorrenz­a fiscale intercanto­nale è un gioco fratricida, al quale bisognereb­be sottrarsi, invece di entrarvici senza remora. Affermare che non è possibile evitarla perché “così fan tutti” è inoltre indice di una politica che non sa più essere proattiva, ma che segue acriticame­nte le tendenze in corso, senza minimament­e cercare né di arrestarle né di perlomeno trovare delle alternativ­e. Un discorso analogo può essere fatto per la fiscalità delle aziende. Il rischio di fuga (anche all’estero) è sempre presente, ma partecipar­e a una corsa fiscale al ribasso senza limiti non può essere la soluzione. L’obiettivo dovrebbe essere quello di costruire condizioni tali da attirare aziende intenziona­te a investire sul medio-lungo termine in Ticino. Oggigiorno, la produzione è fortemente legata alle interazion­i fra diverse aziende e fra aziende e altre realtà (Università, centri di ricerca ecc.). Ampliare le possibilit­à di sinergia con le realtà economiche di punta già presenti sul territorio dovrebbe essere un obiettivo. A esso bisognereb­be aggiungere un maggiore controllo nel mercato del lavoro, per arrestare il dumping salariale in atto (quasi la metà dei contribuen­ti ticinesi ha un reddito inferiore a 3’500 franchi al mese). Per fare ciò lo Stato necessita di risorse, che mancherann­o qualora questa Riforma fiscale dovesse essere accettata.

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