Riconoscimento europeo ad Antonio Lanzavecchia per le scoperte sulla risposta immunitaria
Un riconoscimento importante, fra i tanti già ricevuti, che premia la persona ma anche l’istituzione che dirige, vale a dire l’Istituto di ricerca in biomedicina (Irb) in Bellinzona. È il Premio ‘Louis-Jeantet per la medicina 2018’ consegnato mercoledì scorso dalla Fondazione Louis-Jeantet – durante una cerimonia al Centre médical universitaire (Cmu) di Ginevra – ad Antonio Lanzavecchia, direttore, appunto, dell’Irb e professore della Facoltà di scienze biomediche dell’Usi. Premiato anche Christer Betsholtz, direttore del Centro cardio-metabolico integrato al Karolinska Institutet e professore all’Università di Uppsala. Ogni anno, precisa una nota dell’Usi, la Fondazione Louis-Jeantet premia ricercatori all’avanguardia attivi nei Paesi membri del Consiglio d’Europa. Il ‘Louis-Jeantet Prize for medicine’ è riconosciuto “come uno tra i più prestigiosi del vecchio continente e promuove l’eccellenza scientifica applicata a progetti di ricerca innovativi e ad alto valore aggiunto”. Lanzavecchia è stato premiato per le sue scoperte sulla risposta immunitaria nell’uomo e le possibili applicazioni nello sviluppo di nuovi vaccini e terapie basate sugli anticorpi. L’importo del premio – 700mila franchi – sarà destinato a continuare la sua ricerca sul nuovo meccanismo di diversificazione degli anticorpi. Fondato nel 1986, il premio Louis-Jeantet per la medicina è stato finora assegnato a 88 ricercatori, 16 dei quali in Svizzera. Tra i ricercatori premiati, dieci hanno successivamente vinto il premio Nobel.