La bomba di Netanyahu
Per l’Aiea non ci sono prove che l’Iran stia violando l’accordo internazionale sul nucleare
Per il premier israeliano Teheran lavora allo sviluppo di ordigni di potenza uguale a quello di Hiroshima. I dubbi dell’Unione europea.
Vienna – Per l’Aiea non ci sono prove che l’Iran stia sviluppando un programma di armamento atomico. L’Agenzia internazionale per l’energia atomica lo ha ribadito ieri, all’indomani delle dichiarazioni di ieri del premier israeliano Benjamin Netanyahu, secondo cui l’Iran sta progettando cinque bombe atomiche come quella di Hiroshima. Citando un proprio rapporto del dicembre 2015, l’Aiea ha affermato di non avere “alcuna indicazione credibile di attività in Iran attinenti allo sviluppo di un ordigno nucleare dopo il 2009”. Lunedì, Netanyahu aveva “rivelato” che grazie ad una spericolata operazione di intelligence Israele sarebbe riuscito a venire in possesso dell’archivio segreto relativo ai progetti nucleari militari iraniani, trovandosi dunque in grado di esporre “tutte le menzogne” della repubblica islamica circa i propri piani di riarmo. Con una regia molto accurata, immagini e slide, Netanyahu ha mostrato agli israeliani scaffali carichi di dossier e armadi pieni di cd. “Alcune settimane fa – ha rivelato – Israele ha ottenuto mezza tonnellata di documenti iraniani, custoditi in un magazzino alla periferia di Teheran, la cui esistenza l’Iran aveva tenuto nascosta. Ci sono 55mila documenti e 183 cd, ha scandito, vantando uno dei successi di intelligence più grandi della nostra storia”. Netanyahu ha spiegato che dall’esame di quella sterminata documentazione gli esperti hanno potuto ricostruire per intero il cosiddetto “Progetto Amad”, elaborato negli anni 1999-2003. Ben in anticipo sui negoziati e poi sulla firma, nel 2015, dell’accordo che tutta quell’attività avrebbe comunque fermato. Scontata la reazione iraniana. Netanyahu è un bugiardo, ha ribattuto il ministro degli Esteri Javad Zarif. “Solo poche persone possono continuare a cascarci”, ha twittato Zarif, riferendosi ai cartelloni coi diagrammi sul “pericolo nucleare iraniano”, raffigurato come una bomba sferica con la miccia, esposti da Netanyahu all’assemblea Onu del 2012. In ogni caso, nei prossimi giorni giungeranno in Israele esperti da Francia, Germania e Gran Bretagna per esaminare il materiale esibito da Netanyahu. Ma, ha precisato l’Alto rappresentante Ue Federica Mogherini, “se un Paese ha informazioni di non conformità, di qualsiasi tipo, le dovrebbe convogliare ai meccanismi legittimi riconosciuti. L’accordo nucleare con l’Iran si basa su impegni concreti, meccanismi di verifica e un monitoraggio molto rigoroso dei fatti, condotto dall’Aiea, che ha pubblicato 10 rapporti, attestanti che l’Iran ha rispettato pienamente i suoi impegni”.