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Nuova vita per il camposanto

Lo chiede una mozione del Plr, che ne evidenzia i vantaggi per la cittadinan­za. Eviterà che l’area finisca sacrificat­a alla realizzazi­one di posteggi.

- Di David Leoni

Da camposanto, luogo di eterno riposo, a giardino ricco di vita. Quella degli ortaggi (o dei fiori) da coltivare e consumare. La proposta di riconverti­re la superficie dell’ex cimitero del Piano, a Brissago, ormai in disuso, in un orto urbano comunale a disposizio­ne della cittadinan­za è della locale sezione Plr (primo firmatario l’esponente Mattia Martinetti). Essa è contenuta in una mozione inoltrata al Municipio in occasione della recente seduta di legislativ­o. “Da qualche mese la particella che ospitava il cimitero del Piano è stata liberata dal camposanto ed ora risulta inutilizza­ta. Ci siamo chinati seriamente su di un futuro usufrutto a corto termine, per far sì che non diventi il solito terreno comunale senza destinazio­ne – osservano nella premessa i firmatari –. Siamo dell’avviso che bisogna intervenir­e in tempi brevi e con pochi costi per poter valorizzar­e la zona, senza andare a creare il solito, inutile, posteggio. Questo anche perché sappiamo che i tempi della politica sono lunghi e un progetto che richiede tempo dovrà prima essere ancora discusso e creato”. L’idea di fondo del Plr è quella di offrire a quei cittadini che risiedono in paese – e che vivono in appartamen­ti privi di giardini o spazi verdi – la possibilit­à di disporre di un piccolo appezzamen­to di terreno sul quale coltivare verdure. “In sostanza, gli orti comunali sono utilizzati come occasione di svago psico-fisico per chi trascorre molte ore di lavoro in ufficio, e si rivela un ottimo anti-stress poiché aiuta a recuperare il contatto con la natura e favorisce lo svolgiment­o di un’attività gratifican­te all’aria aperta. Tutto questo, a detta degli esperti, equivale ad un aumento del benessere e a una maggiore produttivi­tà sul luogo di lavoro. Ma non soltanto per chi lavora sono un toccasana, anche per le persone che non sono più in attività offrono la possibilit­à di uscire di casa e coltivarsi dei prodotti destinati al consumo familiare”. Senza dimenticar­e che si tratta di luoghi che permettono di godersi la vita all’aria aperta e che favoriscon­o l’incontro tra generazion­i. Quindi con una funzione socializza­nte. Detto degli effetti salutari di queste piccole oasi verdi, molto diffuse nelle grosse città d’oltre Gottardo, vi sono gli aspetti pratici da chiarire: “Gli orti comunali sono superfici concesse al pubblico utilizzo. In tal caso, la concession­e delle aree verdi (la cui metratura si aggira solitament­e intorno ai 40 e i 50 mq) avviene tramite un apposito bando pubblico; una volta assegnati tutti i lotti, il Comune può chiedere in cambio una piccola somma di denaro a titolo di affitto o sempliceme­nte la “promessa” di prendersi cura di uno spazio altrimenti destinato al degrado e all’abbandono”. Un ritorno alla terra e ai suoi frutti.

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MARTINETTI Una veduta aerea dell’area dell’ex cimitero

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