Più sicuri da casa a scuola
Il Municipio di Mendrisio fa il punto. I progetti di Pedibus? ‘Interesse e idee ci sono, ma i genitori si ostinano a portare i propri figli con l’auto’.
Il messaggio sarà firmato a breve dal Municipio di Mendrisio e nel corso della primavera sarà recapitato ai consiglieri comunali. L’obiettivo è chiaro: sistemare l’area esterna alle scuole elementari di Arzo. Un intervento che va di pari passo alle misure viarie decise a rendere più sicuro il percorso casa-scuola nel quartiere. E se l’introduzione del senso unico su via Raimondo Rossi è già deciso, a breve si incaricheranno i servizi di valutare la creazione di una zona d’incontro (a 20 km orari) nel comparto fra elementari e scuola dell’infanzia. Insomma, la nuova segnaletica e il futuro posteggio unico a monte della palestra dovrebbero contribuire a ridurre il viavai motorizzato nell’area scolastica. E tutto ciò “senza eseguire importanti opere edili”.
L’esecutivo, quindi, si sente di rassicurare il Plr e i consiglieri Orio Bianchi, Tiziano Calderari, Andrea Carrara e Alessandra Tela che l’avevano sollecitato su questo punto: ad Arzo la situazione generale risulta essere “soddisfacente”. Non solo, si sta lavorando sui percorsi anche in altri quartieri. A Mendrisio si è intervenuti l’anno scorso, mentre a Rancate sono allo studio uno o due itinerari che conducono a scuola a piedi. Altrove sul territorio della Città, invece, fa notare lo stesso Municipio, non si è data voce a particolari richieste in questo senso. Ciò non toglie che si sta valutando “in molti casi” l’inserimento di zone 30 per migliorare la sicurezza. In realtà, una via d’uscita dal traffico sulla tratta casa-scuola ci sarebbe, il Pedibus. L’esperienza proprio di Arzo, tiene a rimarcare l’autorità comunale, ha mostrato come in questi anni “si sono organizzati dei Pedibus che duravano una settimana o anche meno, senza però suscitare un grande entusiasmo nei genitori, che da sempre si ostinano ad accompagnare i propri figli con l’automobile”. Come dire che l’idea piace, ma poi non si trovano i volontari pronti ad affiancare gli alunni, soprattutto i più piccoli. Eppure, come rivelato dai vari incontri fra servizi comunali, scuola e Assemblea dei genitori, l’interesse c’è (si era coinvolto anche il progetto cantonale ‘Meglio a Piedi’), e la necessità pure. Tant’è, si spiega ai consiglieri del Plr, che si erano individuati diversi percorsi e si era concluso che “un Pedibus sarebbe stato molto importante per tutti gli allievi del primo ciclo – scuola dell’infanzia e prima e seconda elementare, ndr –, che dovrebbero essere accompagnati per essere educati ai pericoli della strada”, prevedendo dei percorsi sicuri per i più grandicelli. La motivazione ad agire c’è, “ora si aspettano gli attori”. Anche se, ammette l’esecutivo, visto il nulla di fatto del passato, bisognerebbe “ricominciare quasi daccapo”.