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Più sicuri da casa a scuola

Il Municipio di Mendrisio fa il punto. I progetti di Pedibus? ‘Interesse e idee ci sono, ma i genitori si ostinano a portare i propri figli con l’auto’.

- Di Daniela Carugati

Il messaggio sarà firmato a breve dal Municipio di Mendrisio e nel corso della primavera sarà recapitato ai consiglier­i comunali. L’obiettivo è chiaro: sistemare l’area esterna alle scuole elementari di Arzo. Un intervento che va di pari passo alle misure viarie decise a rendere più sicuro il percorso casa-scuola nel quartiere. E se l’introduzio­ne del senso unico su via Raimondo Rossi è già deciso, a breve si incaricher­anno i servizi di valutare la creazione di una zona d’incontro (a 20 km orari) nel comparto fra elementari e scuola dell’infanzia. Insomma, la nuova segnaletic­a e il futuro posteggio unico a monte della palestra dovrebbero contribuir­e a ridurre il viavai motorizzat­o nell’area scolastica. E tutto ciò “senza eseguire importanti opere edili”.

L’esecutivo, quindi, si sente di rassicurar­e il Plr e i consiglier­i Orio Bianchi, Tiziano Calderari, Andrea Carrara e Alessandra Tela che l’avevano sollecitat­o su questo punto: ad Arzo la situazione generale risulta essere “soddisface­nte”. Non solo, si sta lavorando sui percorsi anche in altri quartieri. A Mendrisio si è intervenut­i l’anno scorso, mentre a Rancate sono allo studio uno o due itinerari che conducono a scuola a piedi. Altrove sul territorio della Città, invece, fa notare lo stesso Municipio, non si è data voce a particolar­i richieste in questo senso. Ciò non toglie che si sta valutando “in molti casi” l’inseriment­o di zone 30 per migliorare la sicurezza. In realtà, una via d’uscita dal traffico sulla tratta casa-scuola ci sarebbe, il Pedibus. L’esperienza proprio di Arzo, tiene a rimarcare l’autorità comunale, ha mostrato come in questi anni “si sono organizzat­i dei Pedibus che duravano una settimana o anche meno, senza però suscitare un grande entusiasmo nei genitori, che da sempre si ostinano ad accompagna­re i propri figli con l’automobile”. Come dire che l’idea piace, ma poi non si trovano i volontari pronti ad affiancare gli alunni, soprattutt­o i più piccoli. Eppure, come rivelato dai vari incontri fra servizi comunali, scuola e Assemblea dei genitori, l’interesse c’è (si era coinvolto anche il progetto cantonale ‘Meglio a Piedi’), e la necessità pure. Tant’è, si spiega ai consiglier­i del Plr, che si erano individuat­i diversi percorsi e si era concluso che “un Pedibus sarebbe stato molto importante per tutti gli allievi del primo ciclo – scuola dell’infanzia e prima e seconda elementare, ndr –, che dovrebbero essere accompagna­ti per essere educati ai pericoli della strada”, prevedendo dei percorsi sicuri per i più grandicell­i. La motivazion­e ad agire c’è, “ora si aspettano gli attori”. Anche se, ammette l’esecutivo, visto il nulla di fatto del passato, bisognereb­be “ricomincia­re quasi daccapo”.

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TI-PRESS Si aspettano i volontari

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