San Zeno, colle rivalorizzato
Un progetto condiviso da Comune e Patriziato di Lamone quello portato a termine in queste ultime settimane e inaugurato ieri alla presenza del sindaco Marco Balerna, del presidente del Patriziato Franco Ghezzi e del progettista e direttore lavori Paolo Piattini. L’intervento, che ha voluto tenere presente le diverse componenti del sito – il colle di san Zeno –, dall’aspetto naturalistico a quello storico, dalla caratteristica culturale alla paesaggistica, si è basato su due specifici punti.
Obiettivo principale quello di rivalorizzazione naturalistica, effettuata in collaborazione con il Centro professionale di Mezzana. I lavori hanno permesso di conservare il bosco ricreandogli accanto il vigneto con le sue antiche varietà di vite. Nel contempo si è ripristinato il prato circostante la chiesa e ampliato lo stagno esistente.
I lavori avevano poi quale obiettivo la rivalorizzazione culturale e ricreativa del colle, dal miglioramento dell’accesso alla valorizzazione dei beni culturali esistenti, alla creazione di aree di svago. “Grazie al progetto – hanno spiegato i promotori – si attende un aumento dell’interesse e una conseguente maggior fruizione del pubblico di ogni età alla ricerca di una meta panoramica, ricreativa e culturale”. Un traguardo, ad ogni modo, a cui manca ancora... uno sforzo. Sta proprio qui la funzione della festa tenutasi ieri, ovvero quella di contribuire (attraverso l’acquisto di una panchina, di un tavolo o di una fontana) alla raccolta fondi atti a completare il finanziamento sostenuto anche dai Comuni di Cadempino, Cureglia e Torricella-Taverne, dal Cantone, da privati e da alcune associazioni ambientaliste. Il costo è stato di circa 240mila franchi e l’area di intervento ha interessato un’area di 17mila metri quadrati, comprese la vetta e la zona del dirupo in direzione del nucleo di Lamone.