Polizia comunale, realtà forte
È stata inaugurata ieri a Gordola, in via San Gottardo 82, la nuova sede della Polizia intercomunale del Piano. Durante la parte ufficiale il capodicastero René Grossi ha ricordato la procedura iniziata nel 2014 per arrivare alla riattazione dello stabile di 5 piani (di cui 2 interrati), con oltre 300 metri quadri. Una sede ideale per i 17 dipendenti del Corpo di polizia che giornalmente garantiscono la sicurezza ai cittadini dei 10 Comuni convenzionati, per un totale di oltre 15mila abitanti. I lavori alla sede, progettata dall’architetto Alviero Mora, sono stati eseguiti da ditte locali, ha aggiunto Grossi. Il sindaco Damiano Vignuta ha posto l’accento sul lavoro della Polizia intercomunale e sullo sforzo, anche finanziario (2,8 milioni di franchi per la nuova sede) per dar seguito ai compiti assegnati dal Cantone. Infine, rivolgendosi al consigliere di Stato Norman Gobbi, presente all’inaugurazione, ha lanciato un appello: «C’è preoccupazione per l’ulteriore modifica alla legge di collaborazione tra le Polizie comunali e la Polizia cantonale e l’aumento ulteriore del numero di agenti minimo per avere una Polizia strutturata. Non cancelliamo una realtà come la nostra, che di fatto funziona bene e a costi decisamente contenuti. Non mortificate gli sforzi e l’entusiasmo che abbiamo messo, con i Comuni convenzionati, per realizzare questa bella realtà». La risposta di Gobbi, che ha invitato i politici locali a instaurare nuove forme di collaborazione nell’ambito della polizia: «Il progetto di riorganizzazione con la nuova logistica non va a danneggiare l’attività delle Polizie comunali, bensì cerca di facilitarla con l’obiettivo di fornire sempre più sicurezza al cittadino. Un numero superiore di agenti consente lo svolgimento di un lavoro migliore sull’arco delle 24 ore. Questo è l’ambizioso obiettivo finale, non quello di togliere la presenza dal territorio». Durante la parte ufficiale sono intervenuti pure il presidente del Consiglio comunale Leonardo Matasci e il comandante Alberto Sargenti. Al taglio del nastro è seguito il pranzo popolare in un clima di festa.