Stabio, venti giorni ai papà
Come auspicato dalla Confederazione e dalla Segreteria di Stato dell’economia (Seco), anche a Stabio si intende ora migliorare “la conciliabilità tra la vita professionale e familiare”. Come? Permettendo ai genitori alle dipendenze del Comune, di potersi godere maggiormente la nascita del proprio figlio. Quanto messo in atto da Castel San Pietro alla fine dello scorso anno, potrà presto diventare realtà anche a Stabio. L’esecutivo ha infatti licenziato il messaggio municipale chiedente l’adozione di alcune modifiche del Regolamento organico dei dipendenti comunali. Regolamento nel quale figurerà l’introduzione di un congedo paternità di 20 giorni e la possibilità per il padre di chiedere un congedo non pagato. Modifiche che non riguarderanno unicamente i papà. Il Municipio proporrà infatti anche l’aumento del congedo maternità da 16 a 18 settimane. Queste normative andranno così ad aggiungersi alla già avvenuta modifica dell’ordinanza sul lavoro flessibile, attraverso la quale è ora possibile “gestire il tempo lavoro con ancora più flessibilità nel rispetto naturalmente delle esigenze di servizio. «La conciliabilità tra la vita professionale e familiare è sempre più importante ai giorni nostri – spiega, da noi raggiunto, il sindaco di Stabio Simone Castelletti –. Le esigenze delle famiglie stanno cambiando sempre più». Nasce dunque anche da qui l’idea del congedo di 20 giorni, iniziativa già attiva a Castello e Bellinzona e sul tavolo – tramite una mozione interpartitica – anche dell’esecutivo della città di Mendrisio. «Il congedo paternità proposto – continua Castelletti – è una misura corretta ed equa per far fronte ai nuovi bisogni delle famiglie. È inoltre utile al fine di valorizzare il ruolo del padre. Questo congedo – conclude – favorirà il contatto fra padre e neonato e potrà aiutare i genitori a svolgere i loro compiti al meglio». SLI