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La voce del padrone

Marquez vince anche a Jerez e torna sul trono. Lüthi, invece, è al tappeto.

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Marc Marquez ce l’ha fatta. Al suo secondo successo consecutiv­o, in un inizio di stagione in crescendo, sull’asfalto di casa – quello di Jerez de la Frontera – lo spagnolo della Honda torna a far sentire la sua voce. Quella del padrone. Infatti, il venticinqu­enne di Cervera non ha praticamen­te rivali, e si lascia alle spalle con agio sia la Yamaha del francese Johann Zarco, sia la Suzuki di Andrea Iannone. In un pomeriggio segnato anche da una caduta collettiva verificata­si a otto giri dal termine, che ha buttato fuori di scena le Ducati di Jorge Lorenzo e Andrea Dovizioso e la Honda di un altro spagnolo, Dani Pedrosa, che erano tutti in lotta per la seconda posizione. Il successo nella domenica spagnola porta Marquez al vertice del motomondia­le, con 70 punti in quattro corse contro i 58 del suo nuovo rivale diretto, Zarco, e i 50 del suo connaziona­le Maverick Viñales (Yamaha). Per Marquez quella di ieri è la 63esima affermazio­ne in carriera, la 37esima nella classe regina.

‘Fa rabbia, ma così è’

A proposito di cadute: anche Tom Lüthi è stato costretto ad assaggiare il catrame del circuito andaluso. Quando, attorno a metà corsa, il bernese ha perso il controllo dell’anteriore al dodicesimo dei venticinqu­e giri in programma. «Ho perso aderenza – spiega il bernese, che per la prima volta da quando è passato alla MotoGp non è riuscito a vedere il traguardo –. E dire che ero quasi riuscito a recuperare la moto, quando ho sentito che l’anteriore se ne stava andando e alla fine sono caduto». Ed è senz’altro un peccato, visto che quella spagnola avrebbe potuto essere l’occasione giusta per Lüthi di riuscire finalmente a conquistar­e i primissimi punti nella categoria regina. Non soltanto per il fatto che davanti a lui molti piloti continuava­no a cadere, e alla fine al traguardo sono arrivati soltanto in diciotto, ma pure per l’indicativo brillante nono posto del suo compagno di squadra, l’italiano Franco Morbidelli. «È senz’altro una cosa che mi fa rabbia, non essere riuscito a finire la corsa. Tuttavia, e così che è andata, e fare speculazio­ni adesso non serve a nulla». Nelle altre due classi, i successi a Jerez sono stati firmati dall’italiano Lorenzo Baldassarr­i (su Kalex) in Moto2 – dove il bernese Dominique Agerter ha dovuto rinunciare a prendere il via dopo l’operazione al bacino (ignoti per il momento i tempi di recupero) – e dal tedesco Philipp Öttl (su Ktm) in Moto3.

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KEYSTONE Per l’iberico della Honda è il secondo successo di fila: ora nel Mondiale ha ventotto punti di vantaggio sul francese Zarco

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