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Copertura dell’A2, il Plr vuole di più

Il Gran Consiglio ha stanziato i 50 milioni necessari. Ma le opinioni divergono sull’utilizzo della vasta area

- di Marino Molinaro

All’unanimità il Gran Consiglio ha stanziato i 50 milioni necessari al progetto per la parziale copertura dell’A2. Il Plr vorrebbe però più elasticità nel prevedere edificazio­ni.

Da una parte Plr e Ppd auspicano anche contenuti insediativ­i, dall’altra viene difeso il futuro verde e agricolo

La riqualific­azione del fondovalle di Airolo ha ottenuto ieri il pieno sostegno del Gran Consiglio che all’unanimità (67 sì) dopo un’ora di dibattito ha stanziato la quota parte prevista a carico del Cantone pari a 50 milioni di franchi, la metà della spesa assunta dall’Ufficio federale delle strade (in tutto 100 milioni). La copertura di un chilometro di autostrada fra il portale sud del Gottardo e quello nord di Stalvedro sarà resa possibile riutilizza­ndo il materiale di scavo provenient­e dal cantiere per il secondo tunnel del Gottardo previsto accanto a quello inaugurato nel 1980. Eliminando il rumore autostrada­le e mettendo a disposizio­ne del Comune 225mila metri quadrati di nuovo territorio pregiato, il tutto completato dallo spostament­o verso nord e riordino dello svincolo, l’operazione mira a ricucire il territorio fra l’abitato, il fiume Ticino e la sponda opposta della vallata. Migliorand­o così la qualità di vita del comune compromess­a da decenni di transiti. Operazione, ricordiamo, lanciata due anni fa dal locale Municipio che aveva finanziato uno studio di fattibilit­à poi sottoposto alle autorità federali, che hanno in seguito fatto propria l’idea grazie anche al convinto sostegno del Dipartimen­to del territorio e del Consiglio di Stato. Fra le opere previste vi sono una passerella da 2 milioni, a carico di Ustra, al confine sud con la diga Aet; un nuovo campo sportivo in un’area Ap/Ep di 25’000 metri, pure finanziato per un milione da Ustra, a compensazi­one di quello di Madrano che sarà usato come deposito; il Comune s’impegna inoltre a spostare a proprie spese (sussidiate) l’Impianto di depurazion­e entro il 2022. Pure previsto un adeguament­o del collegamen­to fra l’A2 e la strada nazionale del Passo del Gottardo in funzione della sua perdita d’importanza risultante dalla costruzion­e del secondo tubo.

Il dibattito

Il dibattito solo sul finale ha visto confrontar­si da una parte i difensori della destinazio­ne verde e contadina con chi vi vede, anche, un’opportunit­à di rilancio dell’Alto Ticino. In entrata il correlator­e della Commission­e gestione Michele Guerra ha rimarcato come gli scarti che «rappresent­avano un fastidio e un costo inesorabil­e, diventeran­no invece una nuova opera lasciando sul territorio benefici concreti. La lungimiran­za politica delle autorità locali e cantonali permetterà di attuare una vera politica regionale portando nell’Alto Ticino lavoro, investimen­ti e linfa vitale». Il secondo correlator­e Raffaele De Rosa considera come elemento centrale il fatto di poter riguadagna­re la qualità di vita persa, con l’auspicio che ciò contribuis­ca a invertire la

costante perdita demografic­a e compensi gli effetti negativi di Alp Transit (isolamento dell’Alto Ticino) spingendo verso il potenziame­nto dei trasporti regionali. Per il terzo correlator­e Ivo Durisch il progetto segna un cambiament­o nei grandi progetti infrastrut­turali: «Anche il collegamen­to A2-A13 sul Piano di Magadino

presenta le stesse caratteris­tiche, volte a tutelare popolazion­e e territorio». Franco Celio a nome del Plr, e Bixio Caprara a titolo personale, auspicano dal canto loro flessibili­tà nelle disposizio­ni pianificat­orie del comparto, affinché oltre al verde si favoriscan­o altre iniziative d’interesse regionale e cantonale promosse da Comune, enti e associazio­ni: «Questo giustifich­erebbe maggiormen­te l’investimen­to cantonale di 50 milioni». Non si è fatta attendere la reazione dei Verdi (Francesco Maggi) e di Montagna Viva (Germano Mattei) secondo cui la riqualific­azione è stata voluta verde e tale deve restare.

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Il progetto di copertura e riordino come illustrato dall’Ustra

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