Mattarella pronto all’incarico
Roma – “Chiederemo di emanare un decreto di emergenza ad hoc che consenta di votare anche a giugno”. Non ci sono prove che abbi(a) davvero azzeccato il congiuntivo, ma le parole sono di Luigi Di Maio che ormai è lanciatissimo in una nuova campagna elettorale. Prospettiva che spaventa Sergio Mattarella, per la sua problematicità e ancor più per i personaggi che ne saranno i protagonisti. Ma tant’è: a parte il titubante Renzi (che ha già messo avanti il nome del presidente del Consiglio in carica Gentiloni, per una eventuale candidatura votata a certa sconfitta) è tutto un gran vociare a favore di un ritorno alle urne in tempi rapidi. D’estate, come non è praticamente mai avvenuto, e pazienza per i Mondiali, tanto l’Italia era stata a suo tempo eliminata da un destino previdente. Oggi, si presume, il presidente della Repubblica assegnerà l’incarico di formare un nuovo governo a una personalità detta “di garanzia”, una sorta di Sisifo che dovrà essere pronto a portare il peso di una legislatura morta in fasce, fino all’annuncio della data delle prossime elezioni. Ogni ipotesi alternativa sembra definitivamente affossata, dopo che, ancora ieri, Forza Italia ha risposto picche alla richiesta dei Salvinians di astenersi, almeno quello, o non votare contro un ipotetico governo 5Stelle-Lega. Era la penultima spiaggia. L’ultima sarà appunto quella dell’esecutivo del presidente, candidato a prendersi le saette di tutta la frustrazione accumulata dai falliti vincitori del 4 marzo. Nel caso in cui il governo neutrale sia sfiduciato, il Quirinale sembra sempre orientato a convocare le elezioni il prossimo 22 luglio. Chi ha voluto la bicicletta dovrà pedalare.