‘Promosso’ l’uomo che vendette le armi agli ayatollah
New York – Dall’Irangate alla guida della National Rifle Association (Nra), la “promozione” di Oliver North si deve a meriti acquisiti sul campo, non ultimo fra tutti quello di essere un seguito commentatore politico di Fox News. Il nuovo presidente della potentissima lobby statunitense delle armi, deve la propria notorietà alla vicenda Iran-Contras, alla fine degli anni Ottanta, il traffico d’armi a favore della ribellione antisandinista in Nicaragua finanziato dalla vendita di armi alla Repubblica islamica sotto embargo. Ex ufficiale dei Marine e funzionario del Consiglio per la sicurezza nazionale nell’amministrazione di Ronald Reagan, North fu coinvolto nello scambio tra Washington e Teheran, che comprendeva anche la fornitura di armi americane per la liberazione di prigionieri statunitensi in Libano, finiti in mano agli Hezbollah. A negoziare con North da parte iraniana c’era un giovane Hassan Rohani, attuale presidente della Repubblica islamica. North per l’Irangate fu incriminato nel 1989 con l’accusa di aver ostacolato il Congresso durante la sua inchiesta, distruggendo anche dei documenti. Ma fu poi scagionato nel 1991 e si reinventò una vita come commentatore televisivo. Dalle indagini era emerso che i soldi ricavati dalle armi vendute all’Iran furono usati per finanziare l’opposizione violenta dei Contras. Uomo di esperienza, quella che insegna che anche con il peggior nemico si possono fare affari. Trump si sarà già segnato il suo nome.