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Certe facce

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Roma – “Ritocchino” con bisturi sì, ma mini-invasivo e con risultati naturali. È quello che sempre più spesso cercano i giovani che, trainati dalla sovraespos­izione della propria immagine tramite i social media, investono molto di più sulla cura del proprio aspetto rispetto al passato. A fare il punto sulle ultime tendenze è il congresso dell’Associazio­ne Italiana di Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe). Se da parte dei giovanissi­mi aumentano le richieste di rinoplasti­che da selfie, ovvero di ritocco al naso, tra i nuovi trend c’è anche quello di migliorare l’aspetto dell’ombelico. “Secondo i nuovi canoni estetici, deve essere all’interno della cavità e soprattutt­o non deve avere cicatrici”, ha detto Claudio Bernardi. Importante è non modificare parti del corpo solo per seguire la moda: negli Stati Uniti adesso è in voga l’ombelico a forma di goccia, ma quando la moda sarà passata, sarà difficile tornare indietro all’ombelico rotondo. Quello che accomuna le nuove tendenze è la ricerca di uno stile “naturale” e di interventi veloci ma, mette in guardia il vicepresid­ente Aicpe Pierfrance­sco Cirillo, “non esiste la bacchetta magica: non è possibile avere risultato massimo, convalesce­nza minima e nessun fastidio”. D’altronde se il bisturi ha i suoi

piccoli inconvenie­nti, lo stesso vale per le “punturine” di filler. Si inizia a diffondere infatti la “sindrome delle facce troppo gonfie”. Una cosa è gonfiare con le punturine, un’altra è riposizion­are i tessuti che hanno ceduto per via dell’età con il bisturi.

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