Mille in invalidità ma ricollocati
Per il reinserimento di chi ha problemi di salute è previsto anche un sostegno finanziario
Sono quasi mille i lavoratori che nel 2017 hanno potuto rimanere attivi professionalmente nonostante seri problemi di salute. Una cifra che il Dipartimento della sanità e della socialità “saluta con soddisfazione”, come si legge nel comunicato stampa, in cui si riferisce pure del dato nazionale. Il ricollocamento è stato garantito l’anno scorso a più di ventimila persone, “doppiando così il risultato dell’anno precedente”. Per quanto attiene al Ticino, precisa il Dss, si ritiene che il Cantone sia “particolarmente attivo nel ricollocamento professionale di assicurati Ai”. Il dato del 2017 (942 lavoratori) “si allinea con quelli registrati negli ultimi anni”. A rendere possibile questo risultato, “è stata la stretta collaborazione tra l’Ufficio Ai e oltre 3’100 datori di lavoro ticinesi – aggiunge ancora il Dipartimento –, per i quali è stato sviluppato anche un programma di sostegno finanziario al reinserimento dei collaboratori con problemi di salute”. Il Cantone favorisce inoltre la collaborazione fra assicurazioni sociali ed economia privata anche tramite l’evento dedicato alle aziende particolarmente virtuose ‘Agiamo Insieme’: l’obiettivo di fondo è “favorire il passaggio a un modello basato sull’investimento sociale e non più sul solo consumo di prestazioni erogate dallo Stato”. Sono state le ultime revisioni nel settore dell’Assicurazione invalidità a spingere in questa direzione. In particolare la quinta revisione, quella del 2008, ha reso più accessibili agli assicurati le opportunità di reinserirsi nel mercato del lavoro. “Grazie all’introduzione delle misure di intervento tempestivo, è stato incentivato un approccio preventivo – scrive ancora il Dss – che favorisce il mantenimento del posto di lavoro e delle risorse individuali, evitando la cronicizzazione delle situazioni problematiche e quindi il ricorso alle prestazioni sociali”. Durante questa fase, l’obiettivo più importante è riuscire a mantenere il posto di lavoro e permettere all’assicurato di continuare a svolgere la sua attività professionale oppure trovare altre soluzioni in collaborazione con il datore di lavoro. I provvedimenti di intervento tempestivo comprendono corsi di formazione, adeguamenti del posto di lavoro, orientamento professionale e riabilitazione socio-professionale.