laRegione

L’intifada dell’ambasciata

Oltre 50 palestines­i uccisi nel giorno dell’inaugurazi­one della sede diplomatic­a Usa a Gerusalemm­e Gli scontri più sanguinosi a Gaza dopo la guerra tra Israele e Hamas del 2014. Netanyahu ringrazia Trump: mantiene le promesse.

-

Gerusalemm­e – Cinquantac­inque palestines­i uccisi, più di duemila feriti. La giornata di inaugurazi­one dell’ambasciata statuniten­se a Gerusalemm­e è stata anche quella degli scontri più sanguinosi tra Hamas e Israele a Gaza dalla guerra del 2014. Per Donald Trump, promotore del trasferime­nto della sede diplomatic­a, si è trattato comunque di “un grande giorno” per Israele. Mentre il suo sodale Benjamin Netanyahu ha ricordato che “non abbiamo migliori amici al mondo che gli Usa”; anzi sì: Trump in persona, che ha dunque ringraziat­o per “aver avuto il coraggio di mantenere la promessa”. “Ricordate questo momento – ha aggiunto il premier israeliano – questa è storia. Il Paese più potente del mondo oggi ha aperto a Gerusalemm­e la sua ambasciata. Eravamo a Gerusalemm­e e siamo qui per restarci”. Condannato ormai all’irrilevanz­a (da Usa e Israele, ma anche dalla feroce concorrenz­a di Hamas) il presidente palestines­e Abu Mazen ha solo potuto denunciare che gli Usa a Gerusalemm­e non hanno aperto un’ambasciata “ma un avamposto”, alludendo ai coloni israeliani, e annunciand­o per oggi lo sciopero generale dei Territori in protesta per gli uccisi a Gaza. L’intero mondo arabo d’altra parte si è schierato contro la mossa americana, condannand­o i fatti di Gaza. Ma anche l’Unione europea, la Russia e l’Onu hanno preso le distanze dalla cerimonia di Gerusalemm­e. Ovviamente più dura la reazione di Teheran: “Il regime israeliano – ha accusato il ministro degli Esteri Mohammad Javad Zarif – massacra innumerevo­li palestines­i a sangue freddo durante una protesta nella più grande prigione a cielo aperto”. A Gerusalemm­e, blindata per l’occasione, la delegazion­e Usa – con a capo il vicesegret­ario di Stato John Sullivan, la coppia Ivanka Trump-Jared Kushner e il segretario al Tesoro Steven Mnuchin – ha reso omaggio a David Friedman, primo ambasciato­re americano a Gerusalemm­e “capitale di Israele”, scoprendo la targa che insedia la missione. Negli stessi momenti al confine con Gaza lo scontro era al culmine, e anche in Cisgiordan­ia si sono verificati incidenti. Fin dalla mattina i primi manifestan­ti palestines­i si sono avvicinati ai reticolati con l’intenzione di tagliare il filo spinato per andare oltre la frontiera. Sul campo la situazione è via via peggiorata con il passare delle ore. Oltre 40mila manifestan­ti per l’esercito, oltre il doppio per Hamas, si sono scontrati con i soldati lungo tutta la linea di confine. E oggi la Naqba...

 ?? KEYSTONE ?? Intanto, a Gaza
KEYSTONE Intanto, a Gaza

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland