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La Catalogna elegge Quim Torra nuovo presidente per ottenere la fine del commissari­amento di Madrid

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Barcellona – Quim Torra è il nuovo presidente dalla Catalogna, eletto ieri dal Parlamento di Barcellona. La sua elezione è la condizione per la fine del commissari­amento di fatto delle istituzion­i regionali, disposto da Madrid dopo la proclamazi­one della “Repubblica” il 27 ottobre. Designato da Carles Puigdemont, il presidente deposto e riparato in Belgio, Torra è stato eletto al secondo turno con i 66 voti dei deputati indipenden­tisti, l’astensione della sinistra radicale, e il voto contrario degli unionisti. Avvocato, giornalist­a, storico, editore, ex dirigente in Svizzera di una compagnia assicurati­va, Torra è la nuova bestia nera del nazionalis­mo spagnolo, che per anni ha attaccato con scritti e tweet al vetriolo. Il nuovo presidente si è detto determinat­o a raccoglier­e il mandato di Puigdemont (che svolgerà un ruolo di guida dall’esilio a capo di un “Consiglio della Repubblica”). Lavorerà, ha annunciato, per costruire “uno Stato indipenden­te sotto forma di repubblica” in base al mandato del referendum del primo ottobre e della “dichiarazi­one di indipenden­za” del 27. Precisando tuttavia di volere evitare gli “errori del passato”. Giovedì sarà formato il nuovo governo, che avrà come colonne Pere Aragones di Erc ed Elsa Artadi di JxCat, e simbolicam­ente due ministri in carcere, Jordi Turull e Josep Forn, e uno in esilio, Lluis Puig. L’elezione di Torra deve essere ratificata da re Felipe VI, che per gli indipenden­tisti non manifesta particolar­e simpatia...

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