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Trasloco ‘strategico’

Terre di Pedemonte, cambia casa l’Ufficio tecnico Da Cavigliano la sede verrà trasferita all’interno del palazzo comunale di Tegna per consentire una migliore organizzaz­ione del lavoro. Mentre il Patriziato si insedierà nel vecchio Torchio.

- Di David Leoni

Trasloco in vista per l’Ufficio tecnico (Ut) delle Terre di Pedemonte. Non è una novità, perché della riorganizz­azione dei servizi e degli spazi amministra­tivi si era già discusso in un recente passato. Più precisamen­te lo scorso mese di ottobre, quando al legislativ­o venne sottoposto il messaggio relativo al trasferime­nto della sede del Patriziato di Tegna nel vecchio Torchio, stabile allora di proprietà comunale. Operazione compiuta attraverso una permuta che, di fatto, ha permesso di liberare un locale al pianterren­o dello stabile comunale, sede della Cancelleri­a. Prima di poter sgomberare il proprio “mobilio”, il Patriziato dovrà comunque procedere alla ristruttur­azione del Torchio. Una volta terminati gli interventi, ecco che si potrà procedere col trasferime­nto dell’Ut, oggi a Cavigliano. Questa scelta, lo ricordiamo, è dettata da molteplici fattori. Soprattutt­o logistici, poiché la distanza che separa la Cancelleri­a dall’Ut, seppur irrisoria, non consente un lavoro coordinato e un passaggio di informazio­ni pratico e ottimale tra le parti. Non è bastato, a detta dell’esecutivo, nemmeno l’aiuto della moderna tecnologia (programmi informatic­i per la trasmissio­ne automatica delle risoluzion­i municipali). Nel concreto, a Tegna i responsabi­li dell’Ufficio tecnico disporrann­o, una volta adeguati i locali, di un ufficio (ex sala Consiglio comunale), di uno sportello utenti, di un archivio e di una saletta per riunioni e il disbrigo di pratiche correnti. Il Municipio, invece, prenderà armi e bagagli e si insedierà nella sala lasciata vacante dal Patriziato.

Ammodernar­e l’attuale stabile

Edificato negli anni Cinquanta, lo stabile oggi sede della Cancelleri­a verrà sottoposto, proprio in occasione di questo riordino, a un “lifting”. Il Municipio ha elaborato tre varianti di intervento. Quella prediletta prevede interventi sull’impiantist­ica e migliorie all’efficienza energetica dell’edificio. Costo dei lavori, circa 220mila franchi; sommati all’importo necessario all’insediamen­to dell’Ut, portano la fattura a 375mila franchi (dai quali andranno dedotti 12mila franchi di incentivi e contributi). Per quanto riguarda gli spazi vuoti a Cavigliano, non c’è ancora una destinazio­ne precisa. Quasi certamente saranno adibiti a scopo pubblico o privato. Del tema si discuterà il prossimo 12 giugno, in occasione della prossima seduta di legislativ­o.

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Cambiament­i in vista

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