Meno entrate dalla vendita dei sacchi
Il Municipio di Chiasso rivede il suo Regolamento comunale concernente raccolta e smaltimento dei rifiuti. Un esercizio, come spiegato nel messaggio municipale appena licenziato, voluto a seguito dell’entrata in vigore delle modifiche alla Legge cantonale di applicazione della legge federale sulla protezione dell’ambiente. “Sebbene il nostro Comune preveda già un sistema di finanziamento conforme a quello introdotto a livello cantonale – la tassa mista, in vigore dal 2006; mentre la tassa sul sacco è stata introdotta nel 1994 –, si rende necessario un assestamento formale del Regolamento, datato 1993, onde adattarsi ad alcune specifiche disposizioni normative, introdotte dalla legge cantonale”. Una di queste prevede che i Comuni fissino le tariffe delle tasse sul quantitativo entro dei minimi e dei massimi stabiliti dal Consiglio di Stato. “La tassa base non potrà essere inferiore a quanto già oggi determinato”. Tra le modifiche, il nuovo articolo 15 stabilisce che anche i sacchi da 200 litri per gli eventi saranno a pagamento e “l’obbligo per gli organizzatori di procedere alla raccolta separata dei rifiuti riciclabili e l’invito a far uso di bicchieri e stoviglie riutilizzabili”. Le tasse saranno stabilite periodicamente dal Municipio tramite ordinanza. Il CdS ha fissato per il 2018 una forchetta del prezzo per ogni sacco da 35 litri tra 1 e 1,30 franchi. Oggi questo sacco a Chiasso costa 1,70. “Presupponendo che tale forchetta sia confermata anche per il 2019, è stata stimata una riduzione delle entrate derivanti dalla vendita dei sacchi e delle marche di 110mila franchi”. Somma che l’esecutivo “valuterà in che misura recuperare”.
Rivisto il Regolamento