Serve più coordinazione
Il forte incremento del traffico merci apre scenari da affrontare per tempo Entro il 2040 il volume di beni trasportati aumenterà del 37% rispetto a soli quattro anni fa. La strategia dell’Utp punta a maggiore collaborazione.
Il traffico merci ferroviario è in profonda mutazione. L’Unione dei trasporti pubblici (Utp) ha quindi sviluppato una strategia per le sfide tecnologiche ed economiche che il settore si trova ad affrontare. La Confederazione prevede che l’insieme del traffico merci – stradale e ferroviario – aumenterà fortemente entro il 2040. Gli scenari prevedono una progressione del 37% rispetto al 2010. Un tale incremento sarà sopportabile solo se una larga proporzione del traffico merci interno e transfrontaliero transiterà su rotaia, ha ricordato l’Utp in occasione di una conferenza stampa a Berna. Nello stesso tempo i problemi di capacità su rotaia così come le aspettative dei clienti in materia di velocità, affidabilità e flessibilità complicano il lavoro delle imprese dei trasporti. Per tutte queste ragioni l’Utp ha adottato una strategia del traffico merci. “L’obiettivo è di migliorare la ripartizione modale in favore della ferrovia là dove questa si giustifica economicamente”, ha indicato Ueli Stückelberger direttore dell’Utp. La strategia si basa quindi su una collaborazione intelligente tra tutti i tipi di traffico merci.
Un primo passo è stato fatto con la creazione della comunità d’interesse del traffico per vagoni completi (Twc). Questa comunità raggruppa gli attori del settore, cioè l’associazione degli spedizionieri svizzeri (Vap), Utp e Ffs Cargo. L’obiettivo è di migliorare l’efficienza e la competitività del traffico per vagoni completi. Recentemente Ffs Cargo ha annunciato una ristrutturazione per il traffico dei vagoni isolati in Svizzera, un settore ritenuto troppo irregolare e frammentato. Interrogato per sapere se era d’accordo con questa ristrutturazione, Stückelberger ha risposto che adeguamenti alle condizioni-quadro erano necessari. Per il sindacato del personale dei trasporti (Sev) nell’ambito del traffico merci non dovrebbero essere eretti a dogmi obiettivi puramente economici. Ffs Cargo deve continuare a fornire un’offerta adatta e interessante ai trasportatori elvetici per il traffico interno e internazionale, ricorda il segretario sindacale Philippe Hadorn. Altrimenti il Sev appoggia la strategia globale dell’Utp. Quest’ultima chiede condizioni quadro eque per il traffico merci su rotaia. Nell’ambito della pianificazione ferroviaria 2035, le necessità del traffico merci devono avere così lo stesso ordine di priorità di quello del traffico viaggiatori.
Il futuro si chiama digitalizzazione
L’Utp richiede in particolare di beneficiare di tracce in numero sufficiente, di buona qualità e a un prezzo giusto. L’esempio della Germania e del suo ‘Masterplan Schiene’ che divide per due il prezzo delle tracce per le merci deve essere esaminato in modo serio. La digitalizzazione e l’automatizzazione aprono nuove prospettive e possibilità. “Queste tecnologie applicate al trasporto ferroviario sono indispensabili per rispondere ai progressi della strada”, secondo Nicolas Perrin, direttore di Ffs Cargo. Su scala europea, l’interruzione del traffico a Rastatt (Germania) nel 2017 ha mostrato che le differenti regolamentazioni tra i Paesi nuocciono alla fluidità del traffico merci transfrontaliero. Questo incidente ha messo in evidenza la necessità di avere una procedura coordinata a livello internazionale.