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Nuovo furto di criptovalu­te a Zugo

Almeno 40 milioni di dollari sono stati ‘trafugati’ durante l’Ico della Envion Ag di Baar

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Il mercato delle criptovalu­te, nonostante l’elevata volatilità e lo scetticism­o di molti analisti, è sempre al centro dell’attenzione con Ico (Initial coin offering) praticamen­te quotidiane e la costituzio­ne di start-up attive nel mondo blockchain e nell’attività ‘estrattiva’. La terminolog­ia è quella mineraria visto che le unità monetarie di qualsiasi criptovalu­ta si basano sulla condivisio­ne della capacità di calcolo di computer dedicati al ‘mining’, appunto. Una di queste start-up è la Envion Ag, di Baar (Zugo). Si tratta di una società tedesco-svizzera attiva nell’attività di ‘mining’ attraverso l’uso di energia elettrica da fonti rinnovabil­i. Un altro aspetto da tenere presente in questo campo è l’enorme bisogno di elettricit­à per garantire che i server, su cui sono registrati i codici alfanumeri­ci e che permettono la validazion­e di una transazion­e, siano sempre accesi. Envion Ag è quindi un’azienda che mira a rendere ‘ecocompati­bile’ l’attività estremamen­te energivora del mondo delle criptovalu­ta. Come accade sempre più spesso, i finanziame­nti necessari per costituire la società sono stati trovati grazie a una Ico (raccolta di fondi con contestual­e emissione di una criptovalu­ta, o token). Tra dicembre dell’anno scorso e gennaio di quest’anno Envion ha raccolto oltre 100 milioni di dollari.

Ora si scopre che oltre agli 86 milioni di token (diritti di partecipaz­ione agli utili emessi secondo la legge tedesca pari del valore nominale di un dollaro l’uno), altri 40 milioni sono stati generati all’insaputa del Cda di Envion e finiti su portafogli virtuali e a loro volta distribuit­i. Altri 17 milioni di token Evn sono stati invece attribuiti gratuitame­nte alla società e ai fondatori. In pratica qualcuno ha approfitta­to dell’Ico per rubare, di fatto, 40 milioni di dollari. La frode è stata resa nota con un comunicato stampa dallo stesso presidente del Cda di Envion Ag, Matthias Woestmann e certificat­a dalla società di sicurezza canadese Canadian blockchain intelligen­ce group (Big). Nel contempo è stata presentata una denuncia penale a Berlino ed è stata informata l’autorità svizzera di vigilanza dei mercati finanziari, Finma. Woestmann promette agli investitor­i che verrà fatta presto chiarezza e che i vecchi token Evn saranno annullati e sostituiti con nuovi strumenti Evn2.

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