Marco Forte (Syndicom): ‘Il destino degli sportelli non cambierà’
«Più che una presa di posizione, quella del gruppo di lavoro sul servizio postale universale è una presa in giro». Non lesina le parole Marco Forte, segretario sindacale di Syndicom per il Ticino a proposito dei risultati dell’analisi voluta dalla consigliera federale Doris Leuthard. «Rispetto a quanto oggi la Posta ha fatto sulla rete degli uffici postali, le proposte del gruppo di lavoro non cambiano assolutamente nulla. Anzi, si rafforza ancora di più il ruolo delle agenzie postali rispetto agli uffici. In pratica nessun miglioramento tangibile della rete», continua Forte. In sostanza la Posta potrà continuare la ristrutturazione della rete degli uffici postali senza che i Comuni possano opporsi. «Per intenderci, la prevista chiusura di 48 uffici postali in Ticino entro il 2020 non sarà né rallentata, né annullata», precisa il sindacalista che ieri ha anche incontrato la deputazione ticinese alle Camere federali prima che la stessa incontrasse il Consiglio di Stato e alla quale Syndicom ha ribadito le sue perplessità a proposito della strategia dell’ex regia federale. Lo stesso Marco Romano, attuale presidente della deputazione ticinese, ha ricordato come il dossier ‘Posta’ sia stato oggetto negli scorsi mesi di attenzione da parte dei deputati con alcuni atti parlamentari accettati a maggioranza e rimasti ancora senza risposte da parte del Consiglio federale. «Il tema sarà ancora oggetto di discussioni future direttamente con la responsabile del Datec, Doris Leuthard», ha affermato Marco Romano.
Per tornare al fronte sindacale, Marco Forte precisa che il succo del rapporto è di fatto «una conferma che la Posta sta lavorando bene e che può continuare a fare quello che ha fatto fino a oggi». «Le soppressioni d’impiego continueranno come pure le decurtazioni salariali. «Se non interviene la politica attraverso una moratoria, lo smantellamento della rete postale continuerà indisturbato», conclude Forte ricordando come la proposta di rafforzare il servizio dei pagamenti in contanti «non equivale a più uffici postali, ma semmai a dare questa possibilità alle agenzie (oggi esclusa) o al servizio a domicilio (già possibile da tempo, ndr)».