laRegione

Morel, Città incerta fra regole e libertà

- Di Alfonso Reggiani

È in programma stamattina a Palazzo Civico l’incontro fra il Municipio di Lugano e i giovani del collettivo che gestiscono lo spazio Morel di via Adamini 4. Uno spazio che offre proposte culturali capaci di richiamare parecchie persone ma che vive grazie alle autorizzaz­ioni di polizia concesse dalla Città per ogni singolo evento. Dopo l’ultimo appuntamen­to del 3 maggio, il Municipio ha deciso di sospendere i permessi al collettivo per organizzar­e attività. La decisione potrebbe essere rivista in seguito alla riunione odierna. Ed è con profondo imbarazzo che il Municipio di Lugano dovrà trovare il bandolo della matassa. Sì, perché, da una parte, l’esecutivo riconosce la qualità dell’offerta di Morel, dall’altra non può chiudere gli occhi di fronte alle proteste del vicinato e di alcuni esercenti, costretti a rispettare regole ben più rigide e, dopo i controlli, a pagare multe salate per qualche sedia in più nel loro locale. Poi, lo spazio che negli ultimi mesi ha fatto di tutto per mettersi in regola cercando di ossequiare le richieste della Città, si trova all’interno di una struttura che non ha una destinazio­ne conforme alle attività proposte. Ma questo non dovrebbe essere un problema insormonta­bile, visto che pure il Mojito, gestito dalla Sotell (Servizi Organizzaz­ione tempo libero e lavoro), opera sul lungolago dove la destinazio­ne a Piano regolatore è un’altra e ogni anno riceve le autorizzaz­ioni senza le quali non potrebbe esercitare. Insomma, oggi è attesa una scelta non facile per il Municipio invitato (ancora una volta) a mostrarsi più tollerante.

Intanto, i giovani hanno ricevuto numerosi apprezzame­nti e la solidariet­à di Sonnenstub­e Offspace Lugano a “uno spazio culturale che ha permesso nell’ultimo anno lo sviluppo di una scena artistica e musicale contempora­nea ricca, variegata e di importanza locale, nazionale e internazio­nale”. Anche il Sindacato indipenden­te degli studenti e apprendist­i (Sisa) ha espresso sostegno. E torna a ribadire “l’importanza di una maggiore attenzione e consideraz­ione verso gli spazi aggregativ­i non commercial­i per i giovani. Morel costituisc­e una delle poche realtà culturali indipenden­ti a Lugano, che ha il pregio di dare spazio ad artisti della regione, aprendosi però anche verso la scena nazionale e internazio­nale (numerosiss­imi sono infatti gli artisti d’Oltralpe e stranieri portati in Ticino da Morel)”.

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Lo spazio in via Adamini

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