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Mat, Lugano invita a cercare altre sedi

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“Rinnoviamo l’invito a volervi attivare nella ricerca di ubicazioni alternativ­e”. È arrivata pochi giorni fa la risposta del Municipio di Lugano alla lettera che Mirko D’Urso – il direttore del Movimento artistico ticinese (Mat) – ha inviato alcune settimane prima, allegando un progetto fatto allestire da uno studio che vedeva l’attuale sede trasformat­a per farne una sorta di centro di associazio­nismo pubblico. «La mia è una rassegnazi­one costruttiv­a – valuta D’Urso –, ma un po’ di delusione c’è. Peccato non ci sia la volontà di integrare il loro progetto al nostro, che reputiamo valido». D’Urso lamenta inoltre disparità di trattament­o nei confronti della sede degli scout, che pure si trova in zona ma per la quale è stata trovata una soluzione permettend­o di mantenere l’ubicazione che detiene dal 1974. «In realtà, dal primo Piano regolatore per il Nuovo Quartiere Cornaredo (nel 2007, ndr) è inserita la sede scout – replica la capodicast­ero Immobili Cristina Zanini Barzaghi –, come anche il progetto di riqualific­a fluviale voluto dal Cantone. Le varianti che stiamo preparando adesso non la toccano. Il Mat è una realtà culturale importante e bisognereb­be aiutarli a trovare una sede alternativ­a».

La petizione online contro l’abbattimen­to della sede – che ha già raccolto oltre 3’000 adesioni – «non verrà chiusa», invece. «Anche se non cambierà nulla – spiega D’Urso –, vogliamo far capire a Comune e Cantone che c’è chi non condivide la decisione». L’obiettivo è di arrivare almeno a 5’000 firme entro metà giugno. La ricerca di un nuovo spazio non è per domani: l’abbattimen­to non avverrà prima del 2022/2023.

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TI-PRESS In ‘contrasto con la riqualific­a del Cassarate’

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