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‘Qui si suda molto di più’

In Leventina Johnny Kneubuehle­r va in cerca di una nuova sfida: ‘Quella di Ambrì è una realtà che mi stuzzica parecchio’

- Di Moreno Invernizzi

Biasca – È l’inizio di un nuovo corso per Johnny Kneubuehle­r. Che, chiuso il capitolo col Losanna, davanti a sé si ritrova un libro dalla copertina biancoblù con le pagine ancora immacolate. «Ma già impregnate di molto sudore – si affretta ad aggiungere il biondo 21enne attaccante prelevato da Malley e che per le prossime due stagioni vestirà la maglia dell’Ambrì Piotta –. Siamo appena alla terza settimana di preparazio­ne a secco, ma di sudore ne è già colato parecchio. Rispetto a quanto ero abituato a Losanna, qui si lavora con maggiore intensità. Le vacanze, ormai, sono un lontano ricordo...». Per tirare un po’ il fiato occorrerà però ancora attendere diverso tempo: la scaletta di avviciname­nto alla nuova stagione prevede infatti tre cicli di tre settimane ciascuno, seguiti da una settimana di allenament­o individual­e, con campo-base il centro sportivo del Vallone a Biasca. Solo a quel punto i giocatori avranno due settimane di break per ricaricare le batterie, prima di ritrovare il ghiaccio. Kneubuehle­r non è però l’unico giocatore approdato alla corte di Cereda via Losanna: come lui, questo percorso l’ha fatto il difensore Jannik Fischer: «Averlo al mio fianco in questa nuova avventura è di grande aiuto, come il fatto che in squadra ci siano diversi altri giocatori romandi: fin da subito mi sono sentito parte di questo gruppo. Dal mio primissimo giorno in biacoblù ho avuto ottime sensazioni: sono persuaso che se continuere­mo a lavorare così, con questa intensità, potremo fare cose molto interessan­ti». Cosa ti ha spinto a lasciare Losanna? «Volevo una nuova sfida, quella capace di dare la svolta alla mia carriera di giocatore. Avevo voglia di cambiare un po’ aria, di toccare con mano un’altra realtà, e quella di Ambrì è una realtà che mi stuzzica parecchio: non vedo l’ora di calcare per la prima volta il ghiaccio della Valascia come padrone di casa, e non più come ospite. L’atmosfera che vi si respira è unica: al primo impatto è gelida, poi, gradualmen­te, dopo il riscaldame­nto senti l’energia che inizia a pulsare nel tuo corpo. Il resto lo fa il calore del pubblico: quello biancoblù sa essere davvero unico. Averlo dalla mia parte sarà qualcosa di ancora più stimolante». Cosa senti di poter dare ai nuovi compagni? «I miei atout sono la velocità e la freschezza data dai miei 21 anni. Queste caratteris­tiche potranno tornare molto utili alla squadra, anche se va da sé che ho ancora ampi margini di migliorame­nto». Dove in particolar­e? «Un po’ in tutti i settori: alla mia età non sei che all’inizio del processo evolutivo. Se ho deciso di raccoglier­e questa sfida è anche perché ritengo che qui avrò la possibilit­à di progredire ulteriorme­nte. Cercherò di trasformar­e in energia positiva quella frustrazio­ne patita a Losanna per la mancata qualifica ai playoff».

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TI-PRESS/PUTZU In Ticino dopo due stagioni e mezza a Losanna

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