Il governo replica a Cassis Giochi (in denaro) aperti
L’Agenzia dell’Onu per i rifugiati (Unrwa) svolge un ruolo strategico essenziale per la stabilità in Medio Oriente e la lotta alla radicalizzazione. Non c’è nessun cambiamento in merito al sostegno da parte Svizzera. Lo ha ribadito ieri il portavoce del Consiglio federale André Simonazzi, in una presa di posizione diffusa dopo un incontro tra il presidente della Confederazione Alain Berset e il ministro degli esteri Ignazio Cassis. Giovedì quest’ultimo, in un’intervista a diversi media del gruppo Nzz, aveva detto che gli aiuti dell’Unrwa ai profughi palestinesi che da anni vivono nei campi in Giordania e Libano ostacolano la loro integrazione. Sostenendo l’Agenzia dell’Onu – aveva affermato Cassis – si mantiene viva la loro speranza di un ritorno e si alimenta il conflitto. Ieri il governo è tornato sulla questione, affermando che la Confederazione “continuerà a impegnarsi come ha fatto finora nella riforma dell’Unrwa”. “È legittimo che la Svizzera, uno dei principali contribuenti al budget dell’Agenzia, partecipi alle riflessioni sul futuro di questa organizzazione”, indica Simonazzi. ATS A poco più di tre settimane dalle votazioni federali del 10 giugno si profila un testa a testa tra favorevoli e contrari alla legge sui giochi in denaro. Stando a un sondaggio pubblicato ieri da Tamedia, i ‘sì’ e i ‘no’ ai giochi in denaro si situerebbero entrambi al 47% (margine d’errore: +/- 1,5 punti percentuali). Gli indecisi ammonterebbero al 6%. Gli oppositori hanno quindi perso terreno rispetto all’ultimo rilevamento demoscopico: i ‘no’ si situavano allora al 53%. L’opposizione è più marcata in seno ai simpatizzanti dei Verdi liberali (50%), del Plr (49%) e del Pbd (48%). Al contrario, il ‘sì’ è più pronunciato tra i simpatizzanti del Ppd (58%), dei Verdi (56%) e del Ps (48%). Si profila pure un conflitto generazionale, con i 35-64 anni che fungono da arbitro. In effetti, gli ultra 65enni accetterebbero il testo con il 60%, mentre la fascia d’età tra i 18 e 34 anni la respingerebbe con il 54%. Stando sempre al sondaggio di Tamedia, l’iniziativa popolare ‘Moneta intera’ sarebbe respinta con il 54%, a fronte di un 39% di opinioni favorevoli. Il 7% è ancora indeciso.