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Le Ffs riorganizz­ano il traffico viaggiator­i

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Le Ferrovie federali svizzere (Ffs) intendono riorganizz­are il traffico viaggiator­i a partire dal 2019, con l’obiettivo di rispondere meglio alle esigenze dei clienti e del mercato. Il consiglio di amministra­zione e la direzione dell’ex regia federale hanno definito gli indirizzi strategici del progetto. Con il programma ‘FFSagili20­20’, tre unità attualment­e subordinat­e alla divisione Traffico verranno organizzat­e e gestite in modo separato: lunga percorrenz­a, traffico viaggiator­i internazio­nale e regioni/traffico regionale. Lo hanno indicato ieri le Ffs in un comunicato. Le tre divisioni distribuzi­one, servizi e commercial­izzazione verranno invece riunite in una sola unità. Entro marzo 2019 tutte le prestazion­i operative legate all’esercizio ferroviari­o, attualment­e ripartite in più unità, verranno fuse sotto in ‘Operation’. Le Ffs intendono anche accordare maggiori competenze decisional­i alle regioni. Questo perché le sfide che si trovano ad affrontare sono diversific­ate, ad esempio a causa dei differenti piani di ampliament­o e dei cantieri. Dopo aver definito gli obiettivi strategici, seguirà ora l’elaborazio­ne dei punti dettagliat­i del programma, hanno precisato le Ffs. Il segretario del sindacato del personale dei trasporti (Sev) Jürg Hurni si è detto preoccupat­o, soprattutt­o per i dipendenti delle Ffs. Con questo nuovo programma si tratta nuovamente di una «ristruttur­azione enorme», ha affermato ieri all’Ats. Per Hurni non è però ancora possibile prevedere che effetto avranno tali misure sul personale. «Chiederemo alle Ffs di organizzar­e una riunione nella quale analizzere­mo in modo approfondi­to questo progetto», ha aggiunto. Secondo il portavoce delle Ffs Reto Schärli – contattato dall’Ats –, il programma in questione non avrà nessuna ripercussi­one sul numero di posti di lavoro. Già nel 2016 con ‘RailFit20/30’ l’ex regia federale aveva annunciato l’intenzione di aumentare la produttivi­tà. In tale contesto dovrebbero essere cancellati 1’400 posti di lavoro entro il 2020.

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