laRegione

Cavadini riformista liberale?

- Di Flavio Beretta, già presidente Plr, Mendrisio

Segue da pagina 16 (...) che Samuele, nella sua crescita culturale e politica, abbia capito che nell’ideologia liberale ci sia ampio spazio per aprirsi all’ecologia, non quella assoluta di alcuni, al migliorame­nto di un certo tenore di vita, alla ricerca di scelte serie al traffico che quotidiana­mente ci opprime. In questo confronto, molto interessan­te, fra due persone preparate e perbene, Cavadini non è mai sceso ad attacchi personali così come il suo avversario d’altronde. Lo dovrebbero fare tutte e due le fazioni i guelfi e ghibellini, ma soprattutt­o chi lavora in aziende o enti legate alla città. Anche per questo, interpreta­ndo il pensiero di numerosi miei amici politici, non credo che il tema principale di queste elezioni debba essere il tempo o meno che il consiglier­e nazionale, avversario di Samuele, possa dedicare alla carica di sindaco. Do per scontato che se una persona, seria, accetta di mettersi in lizza abbia prima fatto bene i suoi conti. Credo invece che il confronto verta su altri temi: sapere interpreta­re quello che la gente vuole, dare le priorità ai problemi di una città come Mendrisio che ancora fa fatica a uscire dalla fase, pur importante ma complicata delle aggregazio­ni, la mobilità, l’influenza del frontalier­ato, dibattere sulle politiche dei giovani e degli anziani, saper operare una seria ristruttur­azione delle aziende e degli uffici comunali. La crescente popolarità che sta circondand­o Cavadini mi fa dire che forse Samuele in questo senso abbia saputo interpreta­re meglio del suo avversario certi temi, sarà un’opinione di parte, solo le urne ci diranno chi avrà avuto ragione. L’importante è che anche in questi ultimi giorni il dibattito rimanga sempre e solo in ambito politico, così non fosse rischierem­mo di cadere nel solito deprecabil­e provincial­ismo.

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