Cavadini riformista liberale?
Segue da pagina 16 (...) che Samuele, nella sua crescita culturale e politica, abbia capito che nell’ideologia liberale ci sia ampio spazio per aprirsi all’ecologia, non quella assoluta di alcuni, al miglioramento di un certo tenore di vita, alla ricerca di scelte serie al traffico che quotidianamente ci opprime. In questo confronto, molto interessante, fra due persone preparate e perbene, Cavadini non è mai sceso ad attacchi personali così come il suo avversario d’altronde. Lo dovrebbero fare tutte e due le fazioni i guelfi e ghibellini, ma soprattutto chi lavora in aziende o enti legate alla città. Anche per questo, interpretando il pensiero di numerosi miei amici politici, non credo che il tema principale di queste elezioni debba essere il tempo o meno che il consigliere nazionale, avversario di Samuele, possa dedicare alla carica di sindaco. Do per scontato che se una persona, seria, accetta di mettersi in lizza abbia prima fatto bene i suoi conti. Credo invece che il confronto verta su altri temi: sapere interpretare quello che la gente vuole, dare le priorità ai problemi di una città come Mendrisio che ancora fa fatica a uscire dalla fase, pur importante ma complicata delle aggregazioni, la mobilità, l’influenza del frontalierato, dibattere sulle politiche dei giovani e degli anziani, saper operare una seria ristrutturazione delle aziende e degli uffici comunali. La crescente popolarità che sta circondando Cavadini mi fa dire che forse Samuele in questo senso abbia saputo interpretare meglio del suo avversario certi temi, sarà un’opinione di parte, solo le urne ci diranno chi avrà avuto ragione. L’importante è che anche in questi ultimi giorni il dibattito rimanga sempre e solo in ambito politico, così non fosse rischieremmo di cadere nel solito deprecabile provincialismo.