Costi ambulatoriali in cure intense
Il dibattito sui costi sanitari dovrebbe concentrarsi sulla qualità e mettere al centro dell’attenzione il paziente, non gli incentivi meramente finanziari. Per l’associazione degli ospedali svizzeri H+ l’attuale sistema Tarmed, i punti critici nelle disposizioni tariffali Lamal e le differenze nel finanziamento di prestazioni ambulatoriali e stazionarie rendono difficile agire in modo efficiente. Secondo l’associazione degli ospedali, delle cliniche e degli istituti di cura pubblici e privati i deficit negli ambulatori ammontano ormai a 900 milioni di franchi all’anno. Al contempo dal settore ambulatoriale ci si aspetta che acquisisca maggiore importanza rispetto alle cure fornite da quello stazionario, è stato affermato nella conferenza stampa annuale svoltasi ieri a Berna. H+ critica in particolare la situazione delle tariffe ambulatoriali. Il sistema Tarmed blocca sviluppi utili, ad esempio nella chirurgia ambulatoriale, ha sostenuto la presidente dell’associazione e consigliera nazionale Isabelle Moret (Plr/Vd). Al suo posto, H+ auspica un sistema tariffale corrispondente a SwissDrg per le cure ospedaliere stazionarie. Esige inoltre che tutti gli attori del ramo vengano obbligati a rendere accessibili i propri dati. Infine l’organizzazione ritiene che un finanziamento unitario di prestazioni ambulatoriali e stazionarie potrebbe risolvere la situazione di stallo nella crisi tariffale, a condizione che i Cantoni siano disposti a partecipare anche ai costi ambulatoriali. I direttori cantonali della sanità sono però scettici. Secondo H+ la medicina ospedaliera può diventare più efficiente solo con condizioni quadro – non da ultimo finanziarie – migliori. In primo piano vi sono limitazioni economiche, ma budget globali e pilotaggio dei costi potrebbero ostacolare i progressi medici. Nella misurazione della qualità delle cure si può fare di più, ha affermato la Moret, secondo cui le misurazioni condotte dall’Associazione nazionale per lo sviluppo della qualità in ospedali e cliniche potrebbero essere estese al settore ambulatoriale. ATS