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Posta al passo con i tempi

Inaugurata la sede di Biasca dopo i lavori di rinnovo per adeguarla alle abitudini che cambiano In Ticino in circa un anno il numero di filiali in proprio è passato da 109 a 104: da 44 a 50 invece le agenzie in partenaria­to

- Di Samantha Ghisla

Gli sportelli “classici” sono ancora presenti, ma ad essi si aggiunge una postazione in cui un collaborat­ore fornisce informazio­ni immediate e dà istruzioni su come accedere ai servizi postali direttamen­te dal proprio tablet. Dopo Minusio e Cugnasco, ieri anche la filiale di Biasca della Posta è stata inaugurata a seguito di alcuni lavori di ammodernam­ento effettuati con l’intento di offrire un approccio con i clienti al passo coi tempi. «La Posta si adegua ai cambiament­i, alle nuove abitudini e aspettativ­e dei giovani, pur sempre rispondend­o alle esigenze di chi è meno giovane», è intervenut­o Adriano Vassalli, vice presidente del Consiglio d’amministra­zione della Posta Svizzera. «Non si punta a rinnovare le filiali cittadine, bensì quelle nelle periferie, in modo da sottolinea­re l’importanza data alla presenza sul territorio», ha aggiunto Pietro Cattaneo, responsabi­le Regione Ticino e Moesano per la Posta. Un segnale forte in questo senso lo rappresent­a anche il recente investimen­to di quasi 50 milioni per il nuovo Centro pacchi regionale in fase di realizzazi­one a Cadenazzo. Le prossime sedi che verranno rinnovate secondo il nuovo concetto sono quelle di Lamone e Vira. Sul posto è ora anche disponibil­e un box per imbucare i pacchi senza passare dallo sportello e una mini postazione di disegno e gioco per intrattene­re i bambini durante l’attesa. L’appuntamen­to di ieri nella filiale gestita da Daniele Bianchi ha inoltre fornito l’occasione per rendere omaggio al collaborat­ore Sergio Vanina, che a giugno raggiunger­à il traguardo di 45 anni di servizio.

Incognita per l’altra filiale biaschese in stazione. Rimangono in fase di verifica 43 uffici postali in tutto il cantone

Il sindaco Loris Galbusera ha sottolinea­to l’importanza di un partner come la Posta sia per il Comune, sia per le aziende attive sul territorio. Ha inoltre fatto notare che il contatto umano con il personale non sostituisc­e la comodità dei servizi online. Oltre alla sede in via Parallela, a Biasca è presente anche uno sportello nello stabile della stazione Ffs, che però chiuderà a fine mese a causa dell’avvio dei lavori di ristruttur­azione allo stabile. Oltre un anno di cantiere sul quale incombe ancora l’incognita sui futuri contenuti della stazione. Un aspetto sul quale Ferrovie e Comune stanno ancora discutendo. In alternativ­a è stata avanzata l’ipotesi di fornire i servizi postali in collaboraz­ione con un partner nei pressi della stazione, per esempio un supermerca­to. Abbiamo inoltre chiesto a Vassalli un aggiorname­nto sul piano di

ristruttur­azione degli uffici postali in Ticino annunciato dalla Posta nel giusto del 2017: confermata l’intenzione di mantenere «almeno 61 filiali fino al 2020», spiega il presidente del Cda. «Una cifra che ci manterrebb­e al secondo posto tra i Cantoni svizzeri in quanto a frequenza di uffici postali rispetto al numero

di abitanti». Per altre 43 sono in corso colloqui tra Posta e i Comuni per sondare la possibilit­à di mantenere i servizi sul territorio tramite un partenaria­to. Una scelta che nel frattempo è diventata realtà in sei casi: Montagnola, Bodio, Gordevio, Loco, Ponte Tresa e Rodi-Fiesso. Consideran­do gli ultimi cambiament­i, in Ticino la Posta conta ora 104 filiali in proprio (109 un anno fa) e 50 in partenaria­to (44 a giugno 2017, più Montagnola che era già in fase di implementa­zione). Cosa ne sarà invece degli altri 61 uffici garantiti almeno fino al 2020? Vassalli sottolinea che in quell’anno verrà presentato il piano per il quadrienni­o successivo.

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TI-PRESS/CRINARI Il responsabi­le di sede Daniele Berti con i suoi collaborat­ori

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