laRegione

‘Apolide’ va sul coltellino

L’installazi­one artistica di Oppy De Bernardo su uno dei simboli elvetici

- Di Davide Martinoni

L’iniziativa è di Tiziano Bianda. Cinque franchi (dei 35 di costo) verranno destinati a opere umanitarie. Per ora 100 pezzi in edizione limitata, ma l’idea è di aumentare la produzione.

“Apolide” sul coltellino svizzero a scopo benefico. È l’evoluzione dell’installazi­one artistica di Oppy De Bernardo per Piazza Grande a Locarno; installazi­one che nei mesi scorsi tanto aveva fatto discutere (anche a sproposito). L’idea di dare una continuità benefica al progetto è di Tiziano Bianda, dell’omonima storica coltelleri­a con sede in Piazza Grande a Locarno, nonché amico di Oppy e collaborat­ore per la “messa a dimora” dei 6’500 salvagenti che hanno colorato il cosiddetto “salotto cittadino” anche per invitare a riflettere sul dramma dei migranti e di quegli sventurati che si ritrovano senza più casa o addirittur­a nazionalit­à.

L’artista: ‘Obiettivo beneficenz­a’

«Dal ’93, ogni anno, facciamo realizzare un coltellino svizzero abbinato al Festival del film, prendendo spunto dal manifesto di ogni edizione – ricorda Tiziano Bianda –. Vedendo una foto di Piazza Grande fatta col drone, con la marea di salvagenti che l’affollava, non ho potuto fare a meno di notare la somiglianz­a fra

la grande superficie del centro cittadino e la placchetta classica del coltellino svizzero. Così, consideran­do fra l’altro come l’iniziativa abbia fatto letteralme­nte il giro del mondo, Corea inclusa, mi sono messo in contatto con la Victorinox per far realizzare un coltellino dedicato, in serie limitata di 100 pezzi. Sarà

in vendita a 35 franchi, di cui 5 devoluti in beneficenz­a da Oppy». La cui firma figura sul bigliettin­o che accompagna ognuno dei coltellini e che ricorda come “Apolide” sia stata “un’isola dove non ci sono più confini, etnie, razze, colori e distinzion­i..”. Raggiunto dalla ‘Regione’, l’artista si dice «felice di poter continuare

con l’opera di beneficenz­a che è il vero scopo della mia iniziativa». Al di là dell’aspetto benefico dell’edizione limitata, è evidente comunque che il potenziale commercial­e di un eventuale ampliament­o dello stock ci sia tutto. Per questo motivo Bianda pensa già a una produzione in serie.

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TI-PRESS Piazza Grande durante ‘Apolide’ e (in alto) il coltellino svizzero dedicato all’installazi­one artistica

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