‘Apolide’ va sul coltellino
L’installazione artistica di Oppy De Bernardo su uno dei simboli elvetici
L’iniziativa è di Tiziano Bianda. Cinque franchi (dei 35 di costo) verranno destinati a opere umanitarie. Per ora 100 pezzi in edizione limitata, ma l’idea è di aumentare la produzione.
“Apolide” sul coltellino svizzero a scopo benefico. È l’evoluzione dell’installazione artistica di Oppy De Bernardo per Piazza Grande a Locarno; installazione che nei mesi scorsi tanto aveva fatto discutere (anche a sproposito). L’idea di dare una continuità benefica al progetto è di Tiziano Bianda, dell’omonima storica coltelleria con sede in Piazza Grande a Locarno, nonché amico di Oppy e collaboratore per la “messa a dimora” dei 6’500 salvagenti che hanno colorato il cosiddetto “salotto cittadino” anche per invitare a riflettere sul dramma dei migranti e di quegli sventurati che si ritrovano senza più casa o addirittura nazionalità.
L’artista: ‘Obiettivo beneficenza’
«Dal ’93, ogni anno, facciamo realizzare un coltellino svizzero abbinato al Festival del film, prendendo spunto dal manifesto di ogni edizione – ricorda Tiziano Bianda –. Vedendo una foto di Piazza Grande fatta col drone, con la marea di salvagenti che l’affollava, non ho potuto fare a meno di notare la somiglianza fra
la grande superficie del centro cittadino e la placchetta classica del coltellino svizzero. Così, considerando fra l’altro come l’iniziativa abbia fatto letteralmente il giro del mondo, Corea inclusa, mi sono messo in contatto con la Victorinox per far realizzare un coltellino dedicato, in serie limitata di 100 pezzi. Sarà
in vendita a 35 franchi, di cui 5 devoluti in beneficenza da Oppy». La cui firma figura sul bigliettino che accompagna ognuno dei coltellini e che ricorda come “Apolide” sia stata “un’isola dove non ci sono più confini, etnie, razze, colori e distinzioni..”. Raggiunto dalla ‘Regione’, l’artista si dice «felice di poter continuare
con l’opera di beneficenza che è il vero scopo della mia iniziativa». Al di là dell’aspetto benefico dell’edizione limitata, è evidente comunque che il potenziale commerciale di un eventuale ampliamento dello stock ci sia tutto. Per questo motivo Bianda pensa già a una produzione in serie.