Frana, riaprono le due strade
Gordola, via Cecchino transitabile a fasce orarie; via Montecucco su una corsia
Si sta normalizzando la situazione nella Valle del Carcale, dove alcuni importanti scoscendimenti di roccia hanno condizionato la vita degli abitanti della zona collinare di Gordola. Stando a un’informativa del capodicastero Ambiente Lorenzo Manfredi, ieri è stata decisa la riapertura parziale delle due strade interessate: via Cecchino torna transitabile dalle 11.45 alle 13.45 e dalle 17.30 alle 8.30 del mattino successivo. Inoltre, riapre il tornante di via Montecucco, ma solo su una corsia e per i veicoli leggeri. Riprendono normalmente tutti i servizi. Si è deciso anche un rinvio di qualche giorno dello sgombero del materiale dall’alveo del riale Carcale; questo, per permettere ai tecnici di capire se tale operazione può causare nuovi problemi di instabilità della parete. Infine, oggi alle 15.30 il comune incontrerà il cantone per fare il punto sulla situazione.
Alternativa Gordola interroga
Intanto, sul tema ha preso posizione anche Alternativa Gordola. In un’interrogazione vengono poste le seguenti domande: “Il progetto di risanamento è stato approvato da un geologo? Sono state date delle istruzioni o raccomandazioni particolari all’impresa per evitare quanto successo? È stata aperta un’inchiesta per determinare le cause del disastro e per evitare in futuro nuove situazioni del genere? Su quali basi il capodicastero ha minimizzato alla Tv il ruolo avuto dal cantiere nell’accaduto? A quanto ammonteranno i costi del franamento e la messa in sicurezza della parete? Chi pagherà?”. I firmatari notano che “a memoria d’uomo sul versante della valle franato in zona ‘Montecucco-Cecchino’ in passato non ci sono mai stati scoscendimenti di alcun tipo”, quindi appare difficile che la causa della frana sia naturale: “È assai più probabile invece che a causare gli scoscendimenti siano stati gli imponenti lavori di escavazione dell’alveo che in quella zona si stanno effettuando nell’ambito del progetto di messa in sicurezza del bacino del Carcale. Il fatto che il versante sia franato dopo che alla sua base siano stati effettuati dei lavori e nelle immediate vicinanze sia stata rimossa una notevole quantità di materiale non può essere ritenuta soltanto una coincidenza”.