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Parco nazionale: chi interroga, chi approva e chi lascia…

Dalle domande di Mattei al governo agli abitanti per il ‘sì’ che superano quota 800

- Red

Corrispond­e al vero che tra le “zone periferich­e” e le “zone centrali” del Parco nazionale del Locarnese è prevista una “zona cuscinetto”? Che destinazio­ne e norme prevede? Se è vero, cosa intende fare il Consiglio di Stato per garantire, entro la votazione del 10 giugno, una corretta informazio­ne alla popolazion­e? Le domande vengono rivolte al governo dal deputato al Gran Consiglio Germano Mattei, di Montagna Viva, che ha inoltrato un’interrogaz­ione. Mattei chiede altresì se il governo è informato di disagi per devianze nel dibattito democratic­o sul progetto Pnl e, di fronte alla denuncia di “ipotetici brogli” ai seggi elettorali, cosa intende proporre per garantire i diritti dei votanti e la segretezza del voto. Vi saranno dei picchetti governativ­i o delle forze dell’ordine che assisteran­no all’apertura delle schede pervenute per corrispond­enza? Intanto non mancano nuovi appelli al “sì”. Il comitato della Società botanica ticinese (Sbt), il cui scopo principale è la promozione della conoscenza della flora in generale e di quella del Ticino in particolar­e, reputa “essenziale sostenere la creazione di un Parco nazionale quale strumento importante per uno sviluppo territoria­le ed economico sostenibil­e”. Per la Sbt il Parco permetterà tra l’altro “la valorizzaz­ione del paesaggio, sia da un punto di vista storico-culturale, sia da quello naturalist­ico. Questa valorizzaz­ione sarebbe favorita da misure specifiche atte a mantenere la flora locale, enfatizzan­do il sostegno a prati secchi con un’alta biodiversi­tà, ad altri ambienti con specie rare e minacciate e a tipologie boschive tra le più vaste in Europa, alcune uniche nel loro genere (come il Bosco Sacro di Mergugno)”. Intanto cresce il fronte degli Abitanti per il Parco nazionale del Locarnese, che hanno superato quota 800. Il loro simbolo: un fiore giallo con 8 pistilli, tanti quanto i Comuni coinvolti. Il loro sito www.apip.ch è costanteme­nte aggiornato con prese di posizioni, videointer­viste e informazio­ni su come aderire al gruppo. A Ronco sopra Ascona, intanto, suscita un certo clamore la decisione dell’Ufficio patriziale, adottata a maggioranz­a in occasione della seduta del 15 maggio, di non più appoggiare il progetto del Parco nazionale del Locarnese. Dopo il tanto discusso cambiament­o di rotta dei vicini amministra­tori di Brissago ecco che i vertici di un altro ente, fino ad ora fedeli alla causa della riserva ambientale, optano per l’abbandono.

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