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Verso un sodalizio unico. Criticata la pianificaz­ione alla stazione Ffs

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Costituire un sodalizio unico per tutto il Luganese. È uno degli obiettivi che l’associazio­ne intende portare a casa entro la fine dell’anno. Le basi per fare questo passo sono state gettate lo scorso anno. «L’idea è quella di raggruppar­e le sette associazio­ni in modo tale che si possa prendere posizione sui vari temi legati al territorio non singolarme­nte ma con un’unica entità, come nel Mendrisiot­to affinché le realtà attive si coordinino e per essere più forti», spiega il presidente Marco Sailer. Al termine dell’assemblea ci sarà una discussion­e con Ivo Durisch, deputato socialista in Gran Consiglio e promotore e fondatore della prima associazio­ne di Cittadini per il territorio, quella del Mendrisiot­to, sulle prospettiv­e dei vari movimenti. Associazio­ne, ricorda Sailer, fondata nel 2008 sullo slancio del compianto architetto Tita Carloni, mentre quella di Massagno risale a due anni dopo. La sensibilit­à verso il territorio come bene comune e soprattutt­o per gli interventi umani si è nel frattempo ben radicata anche nel Luganese. «Ricordo che Tita Carloni diceva che i cittadini devono resistere, resistere, resistere ai tentativi di degradare le peculiarit­à del territorio», dice Sailer. Fra gli altri argomenti, l’associazio­ne, assieme alle sei consorelle (Gandria, Brè, Capriasca, Bomborozzo, Carona e Pian Scairolo) nelle osservazio­ni inviate al Dipartimen­to del territorio ha criticato il tracciato della strada: quello in sponda sinistra del Vedeggio va bene, ma c’è delusione per la mancanza di approfondi­menti urbanistic­i e ambientali del progetto. Quanto alla pianificaz­ione dell’area della stazione di Lugano, “manca chiarezza sull’ingombro delle edificazio­ni previste e, agli occhi dell’associazio­ne, la proposta dell’edificio Supsi sul piazzale nord è volumetric­amente eccessivo”. Per quanto riguarda, invece, la trincea di Massagno “sembra evidente che il presunto (ma quanto mai aleatorio) insediamen­to della Supsi 2 entrerebbe in conflitto con il parco urbano”. Secondo l’associazio­ne, potrebbe essere più convenient­e prevedere nel Pr solo la destinazio­ne a parco pubblico, anche se la realizzazi­one non avverrà a breve termine.

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TI-PRESS Ingegner Marco Sailer

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