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L’assolo dell’Osi

Presentata la stagione ’18-19 dell’Orchestra della Svizzera italiana, la prima col nuovo accordo con la Ssr

- di Ivo Silvestro

Quattordic­i concerti divisi in due rassegne, una al Lac dove l’Osi continuerà a essere orchestra residente e l’altra all’Auditorio. Più numerosi appuntamen­ti fuori stagione, da ‘Beethoven oggi’ al concerto speciale per San Silvestro.

Molte le novità per l’Orchestra della svizzera italiana, dalla prima stagione senza i ‘Concerti Rsi’ al rinnovato incarico a Markus Poschner quale direttore principale. Se infatti la nuova convenzion­e con la Ssr era entrata in vigore già lo scorso gennaio – nel bel mezzo, quindi, della stagione che si concluderà venerdì e sabato con il ‘Così fan tutte’ di Mozart –, per questioni di continuità le novità erano finora rimaste dietro le quinte. Giusto una nuova dicitura in coda ai comunicati stampa dove, oltre a ricordare gli importanti contributi degli enti pubblici, si legge che “a partire dal 2018 l’Osi è sostenuta da BancaStato in qualità di sponsor principale e dalla Ssr/Rsi in qualità di acquirente di prestazion­i”. Da adesso, o meglio da ottobre quando si terrà il primo concerto della rassegna ‘Osi al Lac’, si fa sul serio, con lo spirito di chi, preso atto della nuova convenzion­e con la Ssr, vuole andare avanti trasforman­do le difficoltà – il passaggio dalle sovvenzion­i all’acquisto di concerti con conseguent­e riduzione delle entrate – in opportunit­à. «L’Orchestra della Svizzera italiana passa dal servizio pubblico a una azienda culturale» ha spiegato ieri in conferenza stampa Mario Postizzi, nuovo presidente della Fondazione per l’Osi. “Azienda culturale”, ha proseguito, «potrebbe sembrare un vero e proprio ossimoro, ma è possibile affiancare le due dimensioni». La sfida – non ancora del tutto vinta – è trovare finanziato­ri, soprattutt­o privati, disposti a investire senza ritorni economici ma culturali.

Matrimonio con Mahler

Al di là della nuova stagione che come accennato perde la denominazi­one ‘Concerti Rsi’ in quanto, pur contando sul sostegno della Radiotelev­isione svizzera per la diffusione dei concerti, è prodotta in casa dall’Osi, la conferenza stampa di ieri è stata l’occasione per due annunci. Il primo è il rinnovo della residenza artistica dell’Orchestra della Svizzera italiana al Lac, un’esperienza che continua per «vivere con il pubblico una relazione che sia fonte di orgoglio e di identità», ha spiegato il direttore del centro culturale Michel Gagnon. Il secondo riguarda la collaboraz­ione con il direttore principale dell’Osi, Markus Poschner, che proseguirà per altri cinque anni. Un matrimonio, quello tra l’orchestra svizzera e il direttore tedesco, che Postizzi, a titolo personale, ha voluto celebrare con un dono particolar­e: la partitura d’epoca della Decima sinfonia, incompiuta, di Mahler.

Al Lac e in Auditorio

Veniamo finalmente alla stagione 201819 che prevede 14 concerti suddivisi in due rassegne con abbonament­i distinti. La prima è ‘Osi al Lac’ con dieci appuntamen­ti proposti, quindicina­lmente al giovedì, da ottobre ad aprile interrotti, a gennaio, dai quattro concerti ‘Osi in Auditorio’ che avranno la formula ‘play@conduct’ con nel ruolo di solista e direttore Yuri Bashmet, Jörg Widmann e Sergej Krylov, oltre a Markus Poschner che si esibirà con Andrea Bacchetti. Tra gli ospiti dei concerti al Lac, il pianista Francesco Piemontesi – che proporrà tutti i concerti di Beethoven –, i due polacchi Krzysztof Urbanski (direttore) e Jan Lisiecki (pianista), e per il concerto d’apertura il percussion­ista Martin Grubinger per una stagione che propone accostamen­ti insoliti (l’Ottava di Beethoven e il Poema sinfonico per 100 metronomi di Ligeti) e non ha paura di mettere insieme musica sinfonica e da camera. La prevendita degli abbonament­i è già aperta; per info: osi.swiss.

Il ritorno di Martha Argerich

Si è accennato, oltre a vari appuntamen­ti all’estero compresa una tournée nelle Repubblich­e baltiche, i concerti per le famiglie e il balletto dal vivo, anche ad alcuni appuntamen­ti fuori stagione. Dopo il fortunato progetto ‘Rileggendo Brahms’, Markus Poschner affronterà un altro simbolo del repertorio classico: le sinfonie (per ora solo quelle dispari) di Beethoven, compresa la Nona probabilme­nte proposta nella piazza del Lac. Il secondo appuntamen­to vede invece il ritorno di Martha Argerich che accompagne­rà l’Osi – diretta per l’occasione da Charles Dutoit – in uno speciale concerto per l’ultimo dell’anno nel quale la pianista argentina suonerà il primo concerto di Liszt, oltre a musiche di Ravel e Johann Strauss.

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LUCA DIEGUEZ/ORCHESTRA DELLA SVIZZERA ITALIANA La nuova immagine dell’Osi, qui all’incenerito­re di Giubiasco

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