Lombardi: ‘La mia fiducia per la Valascia? È del 100%’
Iragna – «No, niente piazza: la finale l’ho seguita a casa mia, in compagnia degli amici». E Filippo Lombardi non nasconde la sua soddisfazione. «È stata non soltanto una promozione per l’hockey nel nostro Paese, bensì pure per l’immagine della Svizzera sul piano internazionale. Ricordo cinque anni fa, nell’anno di presidenza al Consiglio degli Stati, dopo Stoccolma in Russia ci guardavano con grande rispetto. Infatti noi eravamo arrivati in finale e i russi no. Ciò che, del resto, è successo anche quest’anno». Quella finale mondiale segna la fine di una lunghissima stagione di hockey giocato: in attesa che cominci la prossima, voi ad Ambrì vi siete già posti un obiettivo, pensando al numero di abbonati. «Sì, perché il progetto di finanziamento della nuova Valascia era legato all’inversione di tendenza sul piano sportivo – e francamente siamo sulla strada giusta per garantirci una continuità –, ma pure all’entusiasmo della gente, che si identifica in questa squadra, nello staff e nel lavoro che stiamo facendo a livello giovanile. Tuttavia, per misurare quest’ultimo parametro il termometro può essere soltanto il numero di tessere vendute». Lei ha parlato di tremila: «Tutti conoscono le particolarità di Ambrì, a cominciare dal fatto che è una località discosta. Tuttavia, quella soglia di tremila tessere, che vogliamo raggiungere il prima possibile, certificherebbe l’interesse della gente, dimostrando che c’è una solidità in grado di permettere anche in futuro allo stadio di autofinanziarsi». E le notizie circolate la scorsa settimana su BancaStato? Al di là del vostro comunicato, ha qualcosa da aggiungere? «Non commentiamo l’una o l’altra voce: ciò che conta è esclusivamente il risultato finale. Io non sarò una persona che esulta subito, ma non sono neppure uno che s’abbatte tanto presto. Ciò che posso dire è che ci sono trattative in corso con diversi istituti. Dopo una battuta d’arresto subìta la stagione scorsa, per l’annata sportivamente disastrosa e parecchie cose che hanno rallentato il processo, come il decesso del presidente della Valascia Immobiliare, negli ultimi mesi siamo progrediti nelle trattative. E le discussioni sono ancora aperte con tutti». Se dovessero chiederle qual è il suo livello di fiducia sulla realizzazione della nuova Valascia, cosa risponderebbe? «Sul progetto è il 100% – dice, deciso –. Sul fatto che i lavori possano iniziare entro l’anno direi invece l’80%». C.S.