Yates non crolla nemmeno nella cronometro
Nemmeno la cronometro tra Trento e Rovereto (34,2 km) è riuscita a scalzare Simon Yates dal primo posto della classifica generale del Giro d’Italia. Certo, il britannico ha dovuto pagare dazio in una specialità con la quale non è particolarmente affine, ma si è comunque comportato benissimo, perdendo 1’37” dal vincitore, l’australiano Rohan Dennis e 1’15” dal principale rivale per la maglia rosa, l’olandese Tom Dumoulin. Alla vigilia di un’ultima settimana (in pratica cinque giorni) che prevede ancora tre arrivi in salita, Yates è più che mai il favorito per condurre la maglia rosa fino a Roma e sul leader della Sunweb può ancora gestire circa un minuto. Dumoulin, per contro, dovrà inventarsi qualcosa per cercare di mettere in crisi l’avversario, anche se la morfologia del terreno sembra favorire soprattutto il britannico... «Mi aspettavo di perdere di più – ha commentato il leader della corsa –, anche di dover cedere la maglia. Nella prima parte della tappa mi sono sentito molto bene, ma ho forse commesso l’errore di voler attaccare troppo forte la salita, decisione che ho pagato nel finale». A proposito di sudditi di sua Maestà, un bel balzo in avanti in classifica generale l’ha compiuto Chris Froome, quinto nella cronometro (a 35”) alle spalle di Dumoulin (secondo ha chiuso Tony Martin), quarto nella generale (a 3’50”)... Da segnalare l’eccellente prestazione di Fabio Aru, il quale a Froome ha concesso appena 2” in quella che è stata un’autentica prova d’orgoglio, ma che è poi stato penalizzato di 20” per aver sfruttato la scia di un compagno.