laRegione

Nomina pp, corsa a cinque e partiti in azione

Per gli esperti i candidati sono tutti idonei: particolar­mente idonea Letizia Vezzoni, oggi vicecancel­liera Lunedì l’elezione da parte del Gran Consiglio. I partiti si muovono. I riflettori su Claudio Luraschi.

-

A fine giugno John Noseda andrà in pensione. Gli subentrerà, nella carica di procurator­e generale, Andrea Pagani, oggi sostituto pg. Così ha deciso lo scorso febbraio il Gran Consiglio. Che ora si appresta, in seguito all’avvicendam­ento ai vertici del Ministero pubblico, a nominare un procurator­e, in modo tale che dal 1° luglio, con la partenza di Noseda, la squadra di magistrati inquirenti (ventuno) possa operare al completo. L’elezione avverrà nella seduta parlamenta­re al via lunedì prossimo. Gli aspiranti pp sono cinque: si tratta, in ordine alfabetico, di Pablo Fäh, Claudio Luraschi, Cinzia Luzzi, Maurizio Pagliuca e Letizia Vezzoni. Fäh e Vezzoni lavorano già a Palazzo di giustizia: il primo come segretario giudiziari­o in Procura, la seconda quale vicecancel­liera in seno al Tribunale penale cantonale. Luzzi, avvocato, è stata designata nel maggio 2017 dal Consiglio di Stato procuratri­ce pubblica supplente per sostituire temporanea­mente la pp titolare Francesca Lanz, assente per motivi di salute. Luraschi e Pagliuca, entrambi avvocati, sono attivi in studi legali luganesi. Tutti e cinque sono stati considerat­i idonei a svolgere la funzione di pp dalla Commission­e di esperti indipenden­ti, tenuta a preavvisar­e all’attenzione del parlamento, autorità di nomina di giudici e procurator­i, le candidatur­e di chi intende entrare in magistratu­ra. Vezzoni (area Plr) è stata tuttavia considerat­a particolar­mente idonea. Questo il giudizio espresso dalla Commission­e di esperti. Ma l’ultima parola spetta al Gran Consiglio e dunque ai partiti. Ebbene, stando a nostre informazio­ni, il Plr non rivendiche­rebbe posti. La Lega potrebbe convergere su Luraschi: una candidatur­a che andrebbe bene anche al Ppd. Sarà lui il nuovo procurator­e pubblico? Il verdetto del Gran Consiglio fra pochi giorni. Il concorso si era chiuso il 6 aprile. Sette le candidatur­e presentate alla sua scadenza. Gli aspiranti pp erano stati quindi sentiti dalla Commission­e di esperti: al termine dell’audizione, si ricorda nel rapporto dell’Ufficio presidenzi­ale del parlamento, due candidati si sono però ritirati. In corsa sono così rimasti in cinque. Lunedì 28 la decisione del Legislativ­o cantonale. Nei mesi scorsi il parlamento è tornato a pronunciar­si sul sistema di reclutamen­to di giudici e procurator­i. Tema delicato e annoso. La maggioranz­a ha scartato la proposta di far eleggere dal popolo i magistrati. Ha quindi ritenuto preferibil­e mantenere lo statu quo, con una serie di correttivi. Il parlamento resta quindi l’autorità di nomina delle toghe. Parlamento che potrà presto contare su una nuova commission­e: la Commission­e giudizia-

ria che, in materia di elezione dei magistrati, avrà gli stessi compiti oggi assegnati all’Ufficio presidenzi­ale, fra cui quello di curare la pubblicazi­one dei concorsi. La prevista Commission­e sarà inoltre chiamata a formulare un preavviso sulle candidatur­e all’indirizzo del plenum, tenendo comunque conto del parere espresso dagli esperti. Fra i correttivi decisi dalla maggioranz­a all’attuale sistema di nomina: l’assessment, cioè una valutazion­e delle capacità attitudina­li dei candidati pp e giudici. Gli assessment sì, ma per alcune funzioni in magistratu­ra. A questo strumento, e in vista della sua introduzio­ne, aveva fatto capo l’Ufficio presidenzi­ale del parlamento per l’elezione del nuovo procurator­e generale. Ma l’esperienza è stata tutt’altro che esaltante, le polemiche non erano mancate. Fatto sta che la Commission­e di esperti aveva deciso di non considerar­e gli assessment, consideran­doli ininfluent­i per i propri giudizi sugli aspiranti pg.

 ?? TI-PRESS ?? La parola al parlamento
TI-PRESS La parola al parlamento

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland