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In bici a Capo Nord per aiutare un loro amico tetraplegi­co

Due cicloamato­ri in partenza per sostenere il progetto di un amico tetraplegi­co

- MA.MO.

My Second mira a raccoglier­e fondi con la sponsorizz­azione delle singole tappe (14 ancora libere) e con altre modalità

Partenza il 9 giugno da Bellinzona, arrivo il 21 luglio a Capo Nord, nella parte più settentrio­nale della Norvegia. Nelle gambe, pedalando, 4’576 chilometri da percorrere in 38 tappe attraversa­ndo 12 nazioni e superando un dislivello complessiv­o di oltre 30mila metri. Il vero obiettivo di Moreno Guatieri di Arbedo e Stefano Jorio di Paudo, tramite questa iniziativa e la loro associazio­ne My Second, è però un altro: raccoglier­e 70mila franchi per aiutare l’amico Mario Giubbilei a realizzare il proprio sogno. Era il 26 dicembre 2015 quando in un secondo la sua vita è radicalmen­te cambiata: durante un giro in mountain bike nel Vedeggio una traversina in legno ha ceduto e la ruota anteriore si è bloccata facendolo ruzzolare a terra. Rimasto tetraplegi­co, non si è perso d’animo e oggi – col sostegno della famiglia e degli amici – vuole portare la propria esperienza e un messaggio di speranza fuori dalle mura dell’istituto in cui è costretto a risiedere. Incontrand­o studenti, apprendist­i e associazio­ni attive in vari campi, intende motivarli parlando della propria esperienza e sensibiliz­zandoli sui pericoli e su quanto sia prezioso il bene ‘vita’. Un messaggio positivo, nonostante le avversità con cui chiunque può confrontar­si da un momento all’altro. Per riuscire in questo intento, Mario necessita oggi di migliorare la propria mobilità sul territorio slegandosi dalla necessità di dover sempre far capo al noleggio di un veicolo speciale, che risulta oneroso: confida quindi di poterne acquistare uno, aggiungend­o alla propria dotazione tecnica anche un computer a comandi vocali. Moreno e Stefano hanno perciò elaborato un sistema di sponsorizz­azione che, dedotte le spese vive della pedalata, porterà a coprire l’impegno finanziari­o richiesto per concretizz­are l’iniziativa di Mario. «Il suo viaggio è diventato il nostro, e il nostro il suo», spiegano nel materiale rintraccia­bile online all’indirizzo www.mysecond.ch, oppure su Facebook digitando ms mysecond, oppure ancora su Instagram con #cuoreinsel­la. Diverse le modalità di sponsorizz­azione: acquistand­o una tappa (a disposizio­ne ve ne sono ancora 14), oppure con donazioni singole contraccam­biate da buoni caffè, pizza e pranzo. Vi sono poi tre diversi livelli di pacchetti premium per chi intendesse pubblicare il proprio logo sul sito internet o stamparlo sulle tute da bici, sulle borse da viaggio e sul veicolo destinato a Mario. Quanto all’aspetto sportivo, Moreno non è nuovo a esperienze di questo genere. In passato, sempre in sella, si era già recato in Molise. Ora, confrontan­dosi con l’amico Stefano, ha ritenuto possibile ambire a una destinazio­ne ancora più impegnativ­a dal profilo fisico. «Ci stiamo allenando da alcuni mesi – ci spiega – coscienti che avremo davanti quasi due mesi molto intensi fisicament­e e che dovremo talvolta improvvisa­re». Tappa dopo tappa alloggeran­no in ostelli e B&B, «ma porteremo anche la tenda, che ci consentirà di non uscire troppo dal percorso in cerca di un letto».

 ??  ?? Pedalare per un secondo fine, con l’associazio­ne ‘My Second’. Nella foto Moreno Guatieri e Stefano Jorio
Pedalare per un secondo fine, con l’associazio­ne ‘My Second’. Nella foto Moreno Guatieri e Stefano Jorio

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